Dalla visione alla realtà in quindici anni!

Mentre cominciavo a scrivere questo bollettino tornando ad Helsinki, dopo due settimane a Bruxelles, mi sono reso conto che era appena cominciato il mese di settembre. Il primo settembre cade il 15° anno da quando le visione di ECI venne presentata in forma scritta, e fu accolta dopo due giorni da un finanziatore anonimo. Mentre la visione veniva confermata ad Helsinki, quindici anni fa, nel 2001, un’altra serie di eventi si concretizzava a Durban, in Sud Africa, ove le Nazioni Unite stavano organizzando una conferenza mondiale contro il razzismo, la discriminazione e la xenofobia con la relativa intolleranza. In parallelo si teneva una conferenza organizzata da una ONG in cui si descriveva Israele come uno stato razzista, ed oggi, per i più, questa viene considerata la piattaforma di lancio nel nuovo antisemitismo. È stata in questa conferenza, in cui i cosiddetti attivisti antirazzisti per diritti umani gridavano “morte ad Israele”, che fu presentata la prima strategia di boicottaggio, durante un Forum internazionale. Dopo tre giorni dalla fine della conferenza, l’11 settembre il terrorismo colpiva New York e Washington, e da allora il mondo non fu più lo stesso. In mezzo a tutta questa agitazione, noi crediamo che il Signore abbia fatto sorgere ECI per “un tempo come questo”, per aiutare i cristiani a resistere contro il risorgere dell’antisemitismo. Il ricordare la nascita di ECI ci dà l’opportunità di ringraziare tutti coloro che ci sono stati a fianco in modo fedele duranti questi quindici anni, con la preghiera, l’amicizia ed anche il denaro. Celebrando il 15° anno dalla /nascita della visione /(ECI è partita ufficialmente come organizzazione nel marzo del 2003) adesso entriamo un’altra stagione instabile che ci ricorda quella nella Germania degli anni trenta, periodo nel quale orde di antisemiti cominciarono ad espellere gli ebrei dall’Europa mediante il boicottaggio delle loro attività e catalogandoli come cittadini di serie B. Anche oggi gli ebrei europei sono sotto la minaccia dell’antisemitismo e di nuove leggi quali la proibizione della circoncisione e della macellazione kosher, fatti che rendono sempre meno facile la vita in Europa. In aggiunta, i prodotti israeliani sono sotto la minaccia del boicottaggio. Questa volta, però, gli amici di Israele non rimarranno passivi. In questo bollettino mensile vi presenteremo alcune novità che renderanno ECI più forte ed ancora più efficace per il futuro; vi invitiamo a sostenerci in preghiera ed economicamente per i prossimi 15 anni!

I cristiani di Singapore esprimono il loro interesse nella Coalizione Asiatica per Israele

Singapore – Nella metà di agosto, il vice presidente di ECI *Tor G Gull* ed il direttore e fondatore di ECI *Tomas Sandell *si sono recati a Singapore in seguito ad una precedente visita molto positiva dello scorso maggio. Proprio due settimane prima il consulente legale di ECI *Andrew Tucker*, diretto in Australia, aveva fatto tappa a Singapore ed ebbe l’opportunità di presentare il lavoro legale di ECI ad un raduno di avvocati e leader cristiani i quali espressero un grande interesse ad essere coinvolti in quest’area delle leggi internazionali. Singapore è testimonianza di un’eccezionale trasformazione di un paese del terzo mondo che, in una sola generazione, è diventato un leader a livello economico. Parte del motivo di questo notevole risultato è la stretta collaborazione, sin dalla propria nascita nel 1965, con lo stato d’Israele. Oggi Singapore ed Israele sono due tra le più dinamiche economie mondiali ed i cristiani sostengono in modo deciso lo stato di Israele insieme alla trasformazione culturale del proprio paese. Per capire meglio il segreto che sta dietro questa trasformazione, sia Gul che Sandell hanno partecipato per una settimana alla scuola “Fare discepoli di ogni nazione”, organizzata dal Full Gospel Business (FGB) Gatekeepers Singapore. Oltre ad essere stato un arricchimento spirituale, questo ha contribuito a contrarre legami con altre aree dell’Asia ed a rendere più solide le nuove relazioni nate a Singapore. Come risultato del viaggio, una delegazione di leader esperti nei mercati e di pastori cristiani ha espresso l’interesse a dare vita alla Coalizione Asiatica per Israele, in stretto contatto con ECI. Avendo sviluppato un modello che è stato provato con successo in Europa ed alle Nazioni Unite, altri gruppi in differenti continenti sono ora interessati a seguire l’esempio della Coalizione Europea per Israele. Non è il progetto di ECI creare una nuova struttura super globale, ma ha un senso condividere le proprie esperienze e risorse con altri gruppi con la stessa nostra mentalità. Nel passato ECI ha esitato ad entrare in relazioni internazionali con altri gruppi nel mondo, ma dato lo sviluppo dell’organico negli ultimi due anni dei leader di Singapore, sembra si possa ora raccogliere il frutto di un intenso lavoro.

Ultime notizie – Gli amici statunitensi di ECI ottengono l’esenzione fiscale Washington

– Mentre ECI espandeva la propria influenza in Asia, gli amici americani di ECI ricevevano lo status 501 (c) (3) che li esonera dal pagamento delle tasse. Il lavoro nella capitale degli USA entra in una nuova dimensione con la nascita di coalizioni regionali. Il lavoro a Washington è guidato dalla nostra ex rappresentante di Bruxelles, *Faith Collins-Childress*. Il lancio ufficiale della AFECI (Amici Americani di ECI) avverrà il 13 ottobre.

ECI ritorna a Bruxelles dopo le vicende estive con chiare priorità per l’autunno

<http://ec4i.us12.list-manage2.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=e88713a619&e=7778d74515>Bruxelles – I membri del parlamento europeo sono tornati a Bruxelles nell’ultima settimana di agosto, dopo un’estate drammatica con il voto inaspettato a favore della Brexit e le nuove ondate di attacchi terroristici. Mercoledì 31 agosto ECI ha registrato il primo notiziario europeo per l’autunno (GUARDATELO QUI <http://ec4i.us12.list-manage.com/track/click?u=b4df5674a62a59807e25c3935&id=0387b57c33&e=7778d74515>) per discutere cosa l’Europa può imparare da Israele nel campo della protezione dei civili. Il parlamentare olandese *Bas Belder *ha espresso la propria rabbia per la mancanza da parte dell’UE del riconoscimento del ruolo dell’Islam, che sta dietro ad ogni recente attacco terroristico. La classe dirigente insieme ai media dipingono uno scenario con protagonisti dei giovani immigrati sbandati con problemi mentali, e non si riconosce invece che in Europa c’è una subdola cultura di antisemitismo e di islam radicale. Nel contempo ECI continua il suo dialogo con il Servizio Europeo per le Azioni Estere (EEAS) sulla questione del continuo finanziamento da parte dalla UE dei fautori del terrorismo palestinese in Israele, questione portata all’attenzione dell’EEAS nello scorso aprile. In seguito alla richiesta di una verifica, il direttore della Sezione per il Medio Oriente ha scritto che: “L’assistenza fornita dalla UE all’ Autorità Palestinese (AP) è sottoposta a continui e rigorosi controlli per assicurarsi, tra le altre cose, che i fondi europei vengano usati solamente per gli scopi concordati”. Questa affermazione, comunque, è in evidente contrasto con ciò che è risultato agli Ispettori della Corte Europea ed al Comitato Europeo per il Controllo delle Finanze che, in molte occasioni, hanno lamentato la mancanza di controllo e di supervisione da parte dell’Unione Europea. Inoltre, nei recenti aggiornamenti dati dal Quartetto per il Medio Oriente, il problema dell’incitamento all’odio da parte dei palestinesi è ben evidenziato e giudicato come un serio ostacolo per la pace. Però i funzionari responsabili di Bruxelles continuano a rifiutarsi di ammettere di aver agito male. Oltre al problema palestinese dell’incitamento all’odio, ECI è concentrata a combattere contro la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) ai danni di Israele. ECI è in contatto regolare con l’ufficio del Presidente del Parlamento Europeo il quale ha espresso la propria forte critica verso qualsiasi tentativo di boicottare e discriminare Israele. Purtroppo però molti esponenti dalla UE raccontano della crescente pressione sulla Commissione Europea esercitata da gruppi di alcuni stati membri perché aumenti il boicottaggio per costringere Israele ad accettare quello che gli europei pretendono. Tra questi gruppi ci sono alcune cosiddette ONG cristiane che, distorcendo il linguaggio dei diritti umani, della religione e delle leggi internazionali cercano di etichettare Israele come una prigione internazionale. Il mese scorso si è scoperto che la World Vision, un’organizzazione caritatevole internazionale con un budget di parecchi miliardi, ha segretamente veicolato molto denaro all’organizzazione terroristica Hamas. ECI continuerà a vigilare, e se necessario a nominare e svergognare, questi gruppi cristiani ostili che continuamente demonizzano lo stato di ebraico.

Lo Shalom Festival invade il Festival di Edimburgo con un messaggio di pace Edimburgo,

Scozia – Così come si crea un impatto a livello governativo attraverso l’attività diplomatica, è altrettanto essenziale che gli amici di Israele siano altrettanto attivi, per le strade d’Europa, manifestando in sostegno di Israele, proprio contro il tentativo del BDS si scacciare dall’Europa, la cultura, l’arte ed i prodotti israeliani. Questo è quello che è avvenuto in agosto, nel più grande festival d’Europa, l’Edinburgh Festival Fringe, quando le organizzazioni scozzesi pro Israele, sostenute da ECI, hanno organizzato uno Shalom Festival presentando le arti, la cultura e la musica israeliana, nel tentativo di creare un ponte di pace tra Scozia ed Israele. L’originale Shalom Festival in Belgio era un’iniziativa partita, tra gli altri, dalla Coalizione Belga per Israele e dai nostri rappresentanti a Bruxellexs *Ruth Isaac* e la sorella *Eugenia Daskapoulous-Tarzilou*, del ministero Koinonia ad Antwerp. Insieme ad organizzazioni ebraiche, per anni hanno organizzato parecchi eventi culturali ad Antwerp e Bruxelles, mandando un messaggio di pace e coabitazione nel Medio Oriente: da qui il nome “Shalom (pace) Festival”. Ispirati dall’esperienza belga, l’attivista scozzese *Nigel Goodrich* ha introdotto questo concetto all’Edinburgh Festival Fringe, nel quale gli artisti israeliani, nel passato, venivano boicottati. Quest’anno è stata data una grande visibilità ad Israele, attraverso lo Shalom Festival che ha mostrato un Israele diverso da quello presentato dal movimento BDS. Mentre gli amici di Israele celebravano la cultura ebraica all’interno dell’evento, i manifestanti anti-Israele protestavano a gran voce, ma all’esterno. Lode al nostro amico e collega nel Regno Unito Nigel Goodrich che ha reso possibile tutto questo.

I giovani di ECI raggiungono le generazioni più giovani nei propri paesi Helsinki,

Finlandia – Il futuro delle relazioni tra UE ed Israele è nelle mani delle giovani generazioni. In un’analisi del 2001, che poi avrebbe dato vita alla Coalizione Europea per Israele, si era notato che i sostenitori di Israele tendevano ad essere persone che avevano visto personalmente il miracolo della nascita dello stato ebraico nel 1948, la riunificazione di Gerusalemme nel 1967 e la miracolosa sopravvivenza di Israele nella guerra dello Yom Kippur nel 1973. Coloro che sono cresciuti in questi giorni hanno una esperienza completamente diversa dello stato di Israele e, attraverso i media tendenziosi, sentono che lo stato ebraico è una “potenza d’occupazione” ed un “violatore dei diritti umani”. Sebbene nulla può andare al di là della verità, questo spiega il perché a questa nuova generazione va presentata con chiarezza la realtà dei fatti riguardo Israele ed il conflitto in Medio Oriente. I giovani di ECI (vedi l’articolo del mese scorso) portano questo messaggio alle generazioni più giovani. È importante raggiungerli mentre stanno ancora studiando e si trovano in una età evolutiva. In Olanda, un leader dei giovani ha fatto partire un piccolo progetto nel suo liceo, e speriamo che possa diventare uno studio pilota nel come portare il nostro messaggio nei campus europei. Un’altra dei nostri giovani leader, *Ina Litma*, sarà coinvolta nel prossimo autunno in un progetto sostenuto dall’Ambasciata Cristiana Internazionale di Gerusalemme e dalla sezione giovanile del partito cristiano-democratico finlandese volta a contrastare le menzogne del movimento BDS presentando i fatti relativi ad Israele, mediante un tour in diverse città importanti della Finlandia. Questo è un buon esempio di un approccio efficace nell’attuale guerra d’informazione, nella quale piccoli ma vocianti gruppi di attivisti contro Israele raggiungono gli studenti con un messaggio di odio. È tempo che quelli che tengono al benessere di Israele ed alla pace in Medio Oriente abbiano una maggiore visibilità. Grazie ai giovani di ECI, che fanno la differenza!

www.ec4i.org