Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Cambia l’anno, se non quello religioso, almeno per gli ebrei, quello civile, economico, politico. Ed arriva il momento di fare i bilanci ed esprimere speranze. Dal punto di vista politico di Israele e di chi lo appoggia come noi, quello trascorso non è stato un cattivo anno. Mentre il 2016 si era chiuso con il vergognoso e disastroso appoggio di Obama a una mozione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (le sole mozioni Onu che contano, perché possono sfociare in sanzioni e perfino in atti militari, mentre quelle dell’Assemblea Generale valgono la carta su cui sono scritte) e con la sostanziale alleanza fra Usa e Iran, l’anno appena finito si è chiuso col riconoscimento di Gerusalemme, con la nuova rivolta in Iran e col veto americano alla risoluzione antisraeliana del Consiglio di sicurezza.

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