di Giuseppe Crimaldi 

Ho appena finito di sfogliare il numero de L’Espresso che dedica a Israele uno dei pezzi più livorosi e carichi di odio che io ricordo di aver letto almeno nell’ultimo decennio. Ci vuol poco a capire da quale parte stia veramente l’autore dell’articolo (che mi fa piacere non citare): basta leggere le prime dieci righe del pezzo, e tanto basta. I suonatori di grancassa sono sempre in ottima compagnia, quando si tratta di vomitare veleno o di soffiare pericolosamente sul fuoco: ma sorprende che un giornale come L’Espresso abbia consentito di fare tale e tanta disinformazione, riuscendo persino a beatificare Hamas, vero e unico responsabile della drammatica situazione in cui versano i palestinesi. L’undici novembre il Congresso nazionale della Federazione Italia-Israele mi ha voluto conferire l’incarico di presidente nazionale, che ho accettato con emozione e soprattutto con tanta umiltà. Spero di far bene e ringrazio il mio predecessore Maurizio Borra, che ha egregiamente svolto un mandato non facile.

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