A chi è abituato a frequentare certi ambienti è capitato molto spesso di trovarsi, a proposito del giudizio su Israele – in minoranza, soverchiato, almeno numericamente, da chi abitualmente assume una posizione di ostilità nei confronti dello Stato ebraico. Finora ho attribuito questa diversità di giudizio alla diversa appartenenza politico-culturale: mentre la mia cultura fa riferimento alla democrazia laica che, sia detto tra parentesi, non ha più in Italia una adeguata rappresentanza politica, quella di molti miei interlocutori è ancora legata alle reminiscenze dell’egemonia del PCI sulla cultura italiana e da lì non riescono a muoversi. Semplici controversie politiche quindi, per giunta più legate al passato, anche se hanno conseguenze. Continua a leggere su moked