Archeologi al lavoro presso il Parco Nazionale della Città di David, attorno alle mura della Città Vecchia di Gerusalemme, hanno rinvenuto una lampada a olio risalente al periodo Asmoneo, circa duemila anni fa. La lampada è stata rinvenuta durante lo scavo di un’intera abitazione situata sul versante orientale del parco. “Lampade come questa non sono rare e si trovano in molti scavi – ha detto Philip Wakosowicz, direttore dello scavo – ma è decisamente emozionante trovare una lampada di epoca asmonea nella città di David proprio alla vigilia di Hanukkah”. Le lampade a olio sono state storicamente utilizzate per le necessità quotidiane, come l’illuminazione delle case, ma anche per riti religiosi come lo Shabbat o l’accensione delle candele per otto sere di fila durante la festa di Hanukkah. Lampade di epoche diverse hanno forme e caratteristiche diverse, che permettono ai ricercatori di datare gli edifici degli scavi archeologici.

Mentre gli ebrei di tutto il mondo si apprestavano ad accendere la prima candela di Hanukkah, le autorità israeliane hanno rivelato domenica la scoperta di un raro manufatto dell’era asmonea: un proiettile da fionda in piombo che reca il nome Diodoto Trifone, il sovrano seleucide che intraprese la guerra contro la dinastia ebraica degli Asmonei. L’oggetto lungo circa 3 cm è stato scoperto a Tel Zif, nelle colline meridionali di Hebron e porta un’iscrizione greca chiaramente leggibile che include il nome Διόδοτος Τρύφων (Diódotos Trýphon), che fu a capo dell’impero seleucide dal 142 al 138 a.e.v., e il simbolo del dio greco Zeus. Diodoto è noto per l’uccisione di Gionata, uno dei figli di Mattatia, successore di Giuda Maccabeo a capo dei Maccabei e Sommo Sacerdote di Giudea. Gionata era il fratello minore di Giuda Maccabeo, che aveva guidato la rivolta dei Maccabei contro l’impero seleucide nel 167-160 a.e.v. dopo che il re Antioco IV Epifane aveva emanato decreti che vietavano la pratica religiosa ebraica. Dopo aver ripristinato il culto ebraico nel Secondo Sacro Tempio di Gerusalemme con la sua riconsacrazione (che si celebra nella festa di Hanukkah), Giuda Maccabeo nominò Sommo Sacerdote Gionata, che dopo la morte di Giuda divenne comandante dell’esercito dei Maccabei.

Recenti ritrovamenti archeologici in Israele gettano nuova luce su Yavne, l’antica città che servì da rifugio per le autorità ebraiche dopo la caduta di Gerusalemme per mano dei Romani. Gli scavi hanno portato alla luce le rovine di un edificio contenente coppe rituali in pietra calcarea, un materiale ritenuto appropriato per i riti religiosi ebraici: il dato è coerente con la presenza nel sito dell’assemblea del Sinedrio in esilio. Citata dallo storico ebreo-romano Giuseppe Flavio, Yavne è stata il fulcro dell’attività ebraica dopo la distruzione del Tempio e la repressione romana delle rivolte ebraiche del I e II sec e.v. Secondo le scritture ebraiche, la città aveva già svolto un ruolo importante nella rivolta dei Maccabei contro l’impero seleucide intorno al 160 a.e.v. Vicino al sito è stato scoperto anche un cimitero dello stesso periodo con decine di tombe e più di 150 ampolle di vetro poste sopra le tombe che, secondo gli archeologi, erano probabilmente usate per conservare oli profumati.