I capi cell’OLP, il gruppo terroristico di Yasser Arafat, ora riformato come Autorità Palestinese o Al-Fatah (in origine chiamato Harukat al-Tahrir al-Wutani al-Filastini) si sono uniti con Hamas per creare una nuova unità governativa palestinese.
Dal momento che Al-Fatah ha continuato a coinvolgersi nel terrorimo attraverso il sostegno del partito Al-Tanzim, entrambi i componenti di questo connubio dissacrato si sono votati al terrorismo. L’unica differenza è che Hamas risulta più diretto ed esplicito nelle sue azioni e dichiarazioni (Amos 3:3-5). Servendosi della foglia di fico dell’Autorità Palestinese, Hamas, al fine di salvare la sua reputazione di partner per la pace, sta facendo leva sulla sua nuova posizione per liberarsi della fama di organizzazione terrorista straniera (Ger. 13:23). I leader politici occidentali hanno sussultato con entusiasmo nel dare riconoscimento alla nuova iniziativa unitaria di governo palestinese. Piuttosto che riconoscere i sotterfugi, gli imbrogli, i misfatti e chiamarli per nome, hanno preferito sottopporre Israele ad una asfissiante pressione internazionale al fine di concedere “un’altra opportunità alla pace” (Ez. 13:10-12 e 16). Esiste invece un tempo per prepararsi alla guerra. Al tempo del profeta Geremia, Dio aveva mandato degli avvertimenti per riprendere i leader politici di quel tempo (Ger.12:5).
Praticamente Geremia stava dicendo che la guerra e la pressione spirituale stavano per aumentare in medioriente e che le guide del paese d’Israele dovevano riconoscere ciò e conseguentemente prepararsi. Ora non è più tempo per le falsificazioni al processo di pace messe in campo dai gruppi omocidi della Jihad.
Nell’ultimo mese la Nazione d’Israele è rimasta letteralmente incastrata. Prima tre giovani adolescenti di una scuola biblica ortodossa sono stati rapiti da un commando di Hamas che operava fuori dalla zona di Hebron; poi la reazione vendicativa che ha portato all’assassinio del giovane arabo da parte di altrettanto giovani estremisti israeliani, hanno fatto precipitare la situazione condita dai continui lanci di missili da Gaza sul territorio israeliano che andavano giorno per giorno aumentando. Il rapimento dei tre giovani studenti israeliani (di cui uno con passaporto USA) ha rappresentato l’innesco di quanto terribilmente stiamo vedendo in questi giorni. Ricordiamoci che i tre giovani studenti israeliani sono stati presi mentre erano ad una fermata per gli autobus, dove spesso le persone fanno autostop nei pressi di Tekoa (la città natale del profeta Amos). Alcuni responsabili ufficiali dell’ Ismail al-Ashkar hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale all’ Hamas Weekly al-Risala (riguardo al rapimento dei tre adolescenti) con questa affermazione: “Il rapimento è un grande onore che non possiamo nè confermare nè negare”. Nel perfetto stile dell’equivoco arabo, Hamas ha voluto non tenere il segreto dei precedenti rapimenti perpetrati nei confronti degli israeliani, dando l’inizio ad una nuova strategia terroristica: quella dei tunnel sotterranei quasi infernali (n.d.t.).
(traduzione di Daniele Flammia)