La situazione a Gerusalemme sembra tranquilla, solo l’occhio più attento riscontra un’insolita presenza di civili armati non solo di pistole ma anche di mitra a tracolla. Tra i giovani si nota una euforia mal celata da atteggiamenti insoliti. Il week-end l’abbiamo passato con credenti ebrei messianici con i quali abbiamo sperimentato un vero combattimento spirituale anche se a Gerusalemme non c’era una guerra reale.
Il venerdì sera abbiamo passato lo shabbat nella congregazione di Beit Natanel ad En Kerem, Rachel Netanel lamentava la difficoltà di parlare con gli arabi a seguito del conflitto in atto. Il tradizionale Kabalath Shabbath del venerdì sera, normalmente caratterizzato da una presenza numerosa, questa volta si riduceva solo a un paio di non credenti.
Il sabato ci ha riservato un’occasione particolare: l’intercessione di tutta la congregazione Tifferet Yeshua nei confronti di tre giovani della congregazione richiamati per la guerra. Si è trattato di un momento molto toccante, che ci ha fatto comprendere quanti siano i giovani credenti a combattere contro Hamas. Effettivamente le congregazioni messianiche sono formate di molti giovani e conseguentemente è alta la loro presenza al fronte.
Domenica sera abbiamo partecipato ad uno studio biblico incentrato sulla lettura spirituale dei fatti cruenti che stanno succedendo in Israele.
Un ulteriore incontro al lunedì mattiana, ha visto protagonista Asher Intreter con un gruppo di intercessori di diverse congregazioni, svoltosi nel kibbutz messainico di Yad Hasmona. In questi quattro giorni abbiamo visto la strategia delle varie congregazioni messainiche che si assemblano variamente per i diversi incontri caratterizzati da iniziative divese, ma un’unica finalità. Con questo inizio abbiamo sperimentato il combattimento spirituale delle congregazioni messainiche, ma il giorno successivo ad Ashdod abbiamo visto la guerra reale.
Il pastore Israel Pochtar della conregazione locale ci ha mostrato le riprese video dell’abbattimento di 4 missili proprio sul suo quartiere, oltre ad un terreno disabitato dove è caduto un missile inesploso e senza fare danni. L’Iron Drome funziona veramente ma ci sono anche i miracoli di Dio!.
Mercoledì 13 agosto è stata una giornata importante, caratterizzata dall’appuntamento con la giornalista Fiamma Nirenstein,che ci ha aggiornato su alcuni risvolti poco conosciuti riguardo all’accerchiamento di Israele con i tunnel intorno ai suoi confini, non solo quindi a Gaza, realizzati con collaudate tecnologie nordcoreane, trasmesse agli arabi attraverso l’Iran. Fiamma lamentava inoltre l’atteggiamente apatico dell’Italia in particolare e dell’Europa in generale nei confronti della situazione in cui si trova Israele: ci confidava di aver parlato con Netanyahu di individuare delle isole di informazione e sostegno mirato, piuttosto che rivolgersi ai mass-media in generale.
Israele è impegnato su due fronti, la guerra militare e la guerra mediatica e quest’ultima sembra persa. Suggeriva di attivarsi con trasmissioni radiofoniche e testimoniava del successo con i suoi interventi su Radio Radicale. Si è inoltre resa disponibile anche ad una collaborazione con EDIPI in una trasmissione settimanale con qualche radio evangelica.
Nel pomeriggio abbiamo incontrato Zipporah e Ramon Bennett del ministero Arm of Salvation di Gerusalemme, che hanno confermato tutti i timori e le incertezze della situazione analizzata con acutezza politica da Fiamma Nirenstein: Ramon Bennett riporta infine l’analisi del la situazione attuale a quanto profetizzato in Zaccaria 12.