Cari amici, Voglio esprimere tutta la mia gratitudine agli amici sparsi per le nazioni che hanno pregato per questo ministero e hanno offerto il loro sostegno economico per aiutarci ad uscire dai debiti. Abbiamo sentito le vostre preghiere e Dio ci ha aperto innumerevoli porte per condividere il vangelo durante questo periodo contrassegnato da conflitti. Grazie a Dio abbiamo finalmente ritrovato la pace in Israele. Nessuno sa quanto durerà ma siamo grati per questo periodo di pace. L’unica cosa buona che è venuta dalla guerra è stata l’apertura per l’evangelizzazione. A motivo delle numerose opportunità che mi si sono presentate e dei miracoli che abbiamo sperimentato durante la guerra, mi sento rafforzata dentro e ho forti aspettative per il futuro. E’ stato facile aprire la Bibbia e condividere le profezie con i non credenti. Adesso vediamo in modo chiaro come tutte le nazioni si alleeranno contro di noi, così come è scritto, ma grazie alla nostra fede nel Signore non abbiamo paura. Non c’è momento migliore di questo per fornire spiegazioni a coloro che non conoscono e che temono per il loro futuro. Sappiamo dell’esistenza di molti tunnel di terroristi nel nord e non sappiamo cosa aspettarci. Ma d’altra parte abbiamo avuto modo di discutere con molte persone del perché il Signore stia permettendo questa guerra. Vediamo la mano di protezione di Dio nel fatto che nonostante ci siano stati lanciati contro quasi 4000 missili, tutti diretti verso zone abitate, pochissimi Israeliani hanno perso la vita. La gente da’ tutto il credito all’ Iron Dome invece che al Dio onnipotente che si serve dell’ Iron Dome (che può intercettare solo il 20% dei missili). Tra i vari miracoli di cui siamo stati testimoni, c’è stata la decisione dell’America di voler finanziare altri Iron Dome per proteggere i nostri civili. Persino il mondo arabo riconosce che Dio è con noi. Vedo più apertura negli Arabi che negli Ebrei quando parlo della mia fede, forse perché gli Arabi sono quelli che più hanno perso la speranza. Ho parlato con uno degli Arabi che lavora per noi. Gli ho chiesto cosa pensava a proposito del conflitto. Lui mi ha risposto che Arafat aveva rubato tutti i soldi, facendo peggiorare di tanto la situazione e che Hamas ha preso milioni di dollari e non ne ha fatto niente di costruttivo. Ha detto che non si fida più di nessuno e che se non fosse arabo correrebbe subito al Dio di Israele. Ashdod non e’ lontana da Gaza e vi sono caduti molti missili. In questa città abita mia cognata, vedova del mio fratello maggiore. Non ha soldi a sufficienza per comprare cibo o medicine, quindi sono andata giù e l’ho aiutata portandola a fare la spesa e dandole dei soldi. Ho chiamato un pastore a Ashdod e siamo andati a trovarla insieme. A lei piace molto che noi preghiamo per lei. Le ho chiesto come si trova coi credenti e lei mi ha detto bene. Vuole iniziare a frequentare la congregazione. Le ho detto che ormai sa già tutto quello che deve sapere sulla salvezza e sul vangelo, dato che ne abbiamo parlato tanto. Le ho detto che ora le chiavi sono nelle sue mani e che deve cominciare a camminare sulle sue gambe. Io cercherò di venirla a trovare spesso, ma c’è comunque una donna che si e’offerta di venirla a prendere e di portarla alla congregazione. Le ho consigliato di non parlare con tutti di Yeshua, perché gli Ebrei religiosi potrebbero cercare di voler distruggere la sua fede appena nata. Mi sono trovata a parlare con molte persone del perché ci sono ancora attacchi se Dio è con noi. Ci sono molti passaggi della Scrittura di cui posso parlare. In II Cronache 7:14 è scritto: “se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese. Dio ci dice anche che non abbiamo scuse per il fatto di non conoscerlo e di non conoscere il Suo carattere, come e’ scritto in Romani 1:19: /“poiché quel che si può conoscere di Dio e’ manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro.”/ Se conosciamo Lui e il Suo carattere, allora dobbiamo conoscere Gesù. Una mia amica mi ha confessato di avere molta paura e di pregare Dio tutti i giorni. Mi ha chiesto perché aveva bisogno di conoscere Gesù, dato che poteva parlare direttamente con Dio. Le ho citato Deut. 18:15: “/Per te il Signore tuo Dio farà sorgere in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta come me; a lui darete ascolto!/.” Le ho parlato anche della ribellione di Korah che pensava di non aver bisogno di Mosè. Se parli con Dio direttamente, allora dovresti sapere ciò che Dio si aspetta da te. Poi le ho dato dei passaggi della Scrittura dalla Tenach che parlano di Yeshua. Mi ha chiesto che cosa lei avesse bisogno di sapere e io le ho risposto che la salvezza in Yeshua era l’unica via. Sto usando anche un altro passaggio della Scrittura, Deuteronomio 7:7: /“Il SIGNORE si è affezionato a voi e vi ha scelti, non perché foste più numerosi di tutti gli altri popoli, anzi siete meno numerosi di ogni altro popolo, 8 ma perché il SIGNORE vi ama: il SIGNORE vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha liberati dalla casa di schiavitù, dalla mano del faraone, re d’Egitto, perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri….”/ Parlo anche del fatto che l’ultimo esilio si è avuto più di 2000 anni fa e che non e’ una coincidenza il fatto che abbia coinciso con la crocifissione di Yeshua e che si sia trattato dell’esilio peggiore che ci sia mai stato. Durante tutti questo tempo tutto il mondo ha sentito parlare di Yeshua dato che la Bibbia e’ stata stampata in quasi ogni lingua esistente e pochi possono dire di non saperne nulla. Ora dopo tanti anni siano tornati nella Terra dove sappiamo che Yeshua ha vissuto, ha iniziato il suo ministero e dove ritornerà. Grazie per le vostre preghiere, cari amici. Uni dei frutti delle preghiere e’ che ho vinto la causa contro le autorità musulmane che volevano negarmi l’accesso alla strada che mi collega a casa mia. E’ stato detto loro che devono costruirmi un passaggio in modo da collegare la mia casa alla strada, così che possa essere accessibile anche a chi e’ in sedia a rotelle. Dopo tutti questi anni di battaglia voglio dare tutta la gloria al Signore. Vi ringraziamo dal profondo del cuore per il vostro sostegno, sia in preghiera che economico. “Il SIGNORE ti dia il contraccambio di quel che hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte del SIGNORE, del Dio d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti!” (Rut 2:12) Nell’amore eterno del nostro Messia, Yeshua, Rachel e Gilad
(trad. Monica Tamagnini)