Il mondo appare oggi turbato per un fatto gravissimo che, secondo la comunità internazionale e il parere dei media, mette in pericolo la pace del mondo: un annuncio fatto dal Primo Ministro dello Stato d’Israele. Abbiamo raccolto un po’ di titoli di giornali e note d’agenzia che oggi danno notizia del grave annuncio. L’annuncio di Israele: “Presto altre mille abitazioni a Gerusalemme Est” Tensione alta a Gerusalemme dopo l’annuncio di nuovi insediamenti Tensioni a Gerusalemme Est. Israele annuncia 1000 nuove case per coloni A Gerusalemme est 1000 case di coloni, bufera su Netanyahu Netanyahu riaccende la sfida “Mille case a Gerusalemme Est” Netanyahu porta avanti progetti per 1060 nuove case a Gerusalemme est Netanyahu dà l’ok a mille nuove case a Gerusalemme Est. Fatah: “Provocherà un’esplosione” Netanyahu inflessibile Netanyahu vuole la guerra con i palestinesi: 1000 nuove case per i coloni in Cisgiordania L’Unione Europea condanna Israele per i nuovi insediamenti dei coloni Amman chiede una riunione dell’Onu sulle colonie israeliane Colonie d’Israele, riunione d’urgenza dell’Onu Abbas a Usa, intervenite contro l’escalation di Israele a Gerusalemme est Abu Mazen chiede aiuto a Usa e Onu: “Fermate l’invasione dei coloni ebrei” Questo dunque è il dramma che affligge l’umanità: non i missili che distruggono case e ammazzano quelli che ci vivono dentro, ma l’annuncio di nuove case per quelli che vogliono andarci a vivere dentro. Il profeta Zaccaria aveva detto che negli ultimi tempi Dio farà di Gerusalemme una “coppa di stordimento” per tutti i popoli. Questo tempo sembrerebbe già iniziato, perché la cosiddetta “sindrome di Gerusalemme”, che fino ad ora è stata riconosciutata soltanto in quei visitatori che all’interno della Città Santa vengono presi da particolari forme di esaltazione e “impulsi a proferire espressioni visionarie”, si sia estesa in forma diversa anche ai commentatori di ciò che riguarda Gerusalemme. Persone equilibrate, che in altri campi danno prova di moderazione e assennatezza, nel momento in cui iniziano a parlare di Gerusalemme sentono un “impulso a proferire espressioni idiote”, catalogabili come forme di rimbecillimento se non fosse che la sindrome suddetta si è ormai globalizzata e ha raggiunto un’estensione mondiale. E pertanto non è più facilmente riconoscibile.
(Notizie su Israele, 28 ottobre 2014)