ECI applaude alla decisione dei primi ministri dei paesi nordici di non seguire la Svezia –
Il riconoscimento svedese dello stato palestinese viola gli accordi di Oslo Stoccolma, 28 ottobre 2014 –
ECI applaude alla decisione dei primi ministri di Finlandia, Norvegia e Danimarca di non riconoscere uno stato palestinese, nonostante la decisone opposta del governo svedese. La sessione annuale del Consiglio Nordico è cominciata a Stoccolma lunedì scorso e martedì ECI ha organizzato una colazione di lavoro per i delegati del Consiglio. Durante l’incontro il direttore e fondatore di ECI, Tomas Sandell, ha esortato il governi nordici a rispettare le leggi internazionali, non sostenendo la nascita di uno stato palestinese. Nella colazione di lavoro, che si è svolta nel parlamento svedese, il direttore di ECI ha sottolineato come il riconoscimento da parte della Svezia di uno stato palestinese renda nulli gli accordi di Oslo, che affermano chiaramente che “tutte le questioni devono essere decise attraverso i negoziati”. Martedì, durante un incontro a Stoccolma, Sandell ha affermato che “Il riconoscimento unilaterale di uno stato palestinese viola lo spirito e la lettera dei trattati di Oslo”. Ha anche aggiunto che il governo svedese dovrebbe sostenere il rispetto della legalità delle leggi e non la loro trasgressione. Isis ed Hamas sono due espressioni della medesima ideologia jihadista che sta minacciando di trascinare l’intera regione del Medio Oriente in un abisso. Non si può condannare l’una (Isis) ed appoggiare l’altra (Hamas). Riconoscendo uno stato palestinese governato dal gruppo terroristico Hamas, che ha giurato di non riconoscere lo stato d’Israele e che usa i civili come scudi umani, la Svezia mina il rispetto delle leggi internazionali e dei diritti umani mentre, nello stesso tempo, indebolisce Israele, l’unico stato democratico dell’intera regione L’istinto democratico dovrebbe ergersi a favore del debole e dell’oppresso. Oggi i cristiani ed altre minoranze religiose vengono uccisi in Iraq ed in Siria ad opera delle forze jihadiste, simili a quelle di Hamas che governa a Gaza. Solo in una nazione dell’area, Israele, i cristiani e gli altri gruppi religiosi possono vivere in pace e sicurezza. Non è nell’interesse della comunità internazionale né del popolo palestinese creare un altro stato islamico repressivo nel Medio Oriente, in cui non vi sia rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali dell’individuo. Il governo svedese si contraddice, catapultando Hamas al governo insieme all’Autorità Palestinese in un riconoscimento unilaterale, trascurando di sostenere coloro che stanno fronteggiando un genocidio sotto lo stesso movimento jihadista. La colazione di lavoro è stata organizzata in collaborazione con i parlamentari svedesi Roland Utbult e Mikael Oscarsson.