Appello di Padre Gabriel Naddaf al re di Giordania
Il Re Abdullah di Giordania ha dichiarato che il suo paese “si opporrà a qualsiasi tentativo di Israele di cambiare lo status quo dei luoghi religiosi a Gerusalemme, specialmente quello del Monte del Tempio”. In un discorso davanti al suo parlamento “Abdullah ha detto che la Giordania continuerà ad opporre e contrastare qualsiasi iniziativa unilaterale da parte di Israele riguardo a Gerusalemme, in difesa dei luoghi sacri ai musulmani e ai cristiani. Il terreno di Gerusalemme, dice, è impregnato del sangue dei nostri morti. La Città Santa è stata affidata a noi. Veramente? Sua Altezza, ma lei li legge i giornali? Il suo paese non confina con la Siria e l’Iraq? Che cosa ha fatto fino ad oggi il Regno Hashemita di Giordania per difendere i “luoghi religiosi cristiani“ in questi paesi confinanti? Sua Altezza, Padre Gabriele desidera inviarle un messaggio da parte sua, e a nome di tutti i Cristiani del Medio Oriente; Lo Stato di Israele, e unicamente lo Stato di Israele, con la sua Eterna Capitale Gerusalemme, difenderà e proteggerà i diritti dei cristiani e di tutte le altre minoranze religiose. Solo sotto il controllo di Israele, Gerusalemme è degna di essere chiamata Città Santa da tutte le altre religioni. Israele non sta portando avanti nessuna provocazione e il diritto del Popolo Ebraico di salire al Monte del Tempio è di migliaia di anni più antica del suo Regno, il quale è stato inventato dagli Inglesi, solo nella storia recente, precisamente meno di 100 anni fa. Nessuno lo ha nominato patrono dei luoghi Santi in Israele, tantomeno a Gerusalemme; né lei né alcuno degli altri monarchi nel Medio Oriente, garantiscono la libertà di culto e di religione, come fa invece Israele. Se lei vuole veramente aiutare i Cristiani, deve rendersi conto che sta’ guardando la cartina dalla parte sbagliata. Sia geograficamente che moralmente.
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