Sta volta ci siamo!!!!!!Ultima settimana di Sar El e ultima settimana di permanenza in Eretz Israel. Sto scrivendo dall’Italia questa mia ultima news letter , sono triste da una parte perché ho lasciato tante persone care in Israele, in primis Val, dall’altra parte invece sono contenta, è come se il tempo a mia disposizione lì si è concluso e devo iniziare un nuovo tempo per avanzare nel Suo Regno. A differenza dell’anno scorso quando lasciai Israele avevo l’impressione come se mi mancasse qualcosa, come se dovevo fare qualcosa ma avessi mancato l’obbiettivo. Questa sensazione mi ha accompagnato per parecchi mesi e quindi ero molto triste per essere tornata in Italia. Sta volta invece ho la consapevolezza che quello che era da fare lì è stato fatto adesso mi devo applicare a fare qui quello che, in un certo senso ho imparato in questa mia “adventure to Israel”. So che ci saranno cambiamenti sia nella mia vita sia nella vita quotidiana perché i tempi stringono e come sento in parecchie profezie adesso più che mai i credenti devono attaccarsi alla Roccia e lottare per ciò che si crede. Sono sicura che Lui ci guiderà in ogni cosa per i tempi avvenire.
Ma veniamo alla mia ultima settimana. Domenica come al solito alle 9 ero già al punto di raccolta Sar El insieme agli altri volontari. Questa settimana niente viaggio Sar El perché la settimana precedente c’è stato Purim e abbiamo avuto due giorni di festa e quindi niente lavoro. Quindi siamo andati direttamente alla base, indossato le nostre uniformi da militare, pranzato e subito a lavoro. Le giornate sono passate velocemente e anche le serate con il resto dei volontari volavano. A differenza dell’altro gruppo che, dopo l’attività serale alle 21 tutti tornavamo nei dormitori (un pò anche dovuto al cattivo tempo) con questo invece eravamo soliti, un bel pò di noi, a restare fuori sotto le stelle per raccontarci storie divertenti e fare tanti giochi da tavolo. Veniamo all’ultimo giorno Sar El, con i civili che lavoravano nel mio reparto salutarsi è stato un pò difficile rispetto alla prima volta perché allora sapevo che sarei tornata dopo tre settimane questa volta invece questa certezza non c’era più. Molti di loro però mi salutavano con il saluto tipico tra ebrei “l’ashanah haba’biy’Yerushalaim” ( prossimo anno a Gerusalemme) in questo caso modificato con lashanah haba’biy po ( prossimo anno qui)Anche il giovedì sera quando ho salutato il mio gruppo ero veramente triste di lasciarli tutti, sono certa però che con alcuni di loro i nostri rapporti continueranno anche dopo il Sar El grazie anche alle tecnologie odierne.
Puntualmente come tutti i giovedì sera, quando arrivavo a casa di Val, lei mi accoglieva con delle risposte alle preghiere che facevamo. In questo ultimo giovedì un’ altra risposta era arrivata!!!! La questione delle case illegali costruite dall’ Unione Europea per gli arabi palestinesi. (vedi Annalisa’s adventure X questione Regavim) La polizia israeliana ha abbattuto delle case illegali costruite a pochi km dalla Hebrew University di Yerushalaim sul Monte Scopus ( articolo su Israel Today del 11 Marzo). Invece per quanto riguarda le nostre preghiere visto che siamo ancora in piena propaganda elettorale si sta pregando per un miracolo per Bibi visto che il partito avversario è in testa. A martedì 17 marzo la risposta a queste preghiere. Festeggiato la mia ultima cena di Shabbat (per il momento) con il buon arrosto della Val e la buonissima torta di cioccolato dell’Edna (panificio, pasticceria e ristorante persiano) così anche il vernedì è andato. Il sabato mattina mi sono svegliata, fatto mega colazione con Val, chiuso le valigie e alle 9,15 partenza verso il Ben Gurion.
Come al mio arrivo il Signore mi ha regalato una bellissima giornata di sole con temperatura di 24°. Questa è stata la mia ultima immagine man mano che mi allontanavo con l’aereo ovvero di un Israele splendente e meravigliosa. Dopo circa 3 ore e 40 minuti, una Milano nebbiosa è apparsa al mio orizzonte, qui ho capito definitivamente che la mia avventura israeliana era finita e una nuova avventura italiana aveva inizio. Non mi resta che salutarvi e ringraziarvi per le vostre preghiere e anche per le vostre considerazioni, opinione che alcuni di voi mi inviavano dopo aver letto le mie news.
Come in Israele anch’io vi saluto con un lashanah haba’biy Eretz Israel.
Shalom Shalom