Mail di preghiera e informazione della amzi associazione per la testimonianza messianica in Israele
amzi, 2 aprile 2015
1. Dio opera fra i rifugiati
2. Servire insieme la gente ai margini della società
3. Pregare personalmente
4. Pesach (4-10 Aprile 2015)
5. Link della settimana
1. Dio opera fra i rifugiati
Nihad Salman, Comunità Immanuel, Betlemme
La Pasqua è una grande festa che dovrebbe ricordarci anche i festeggiamenti che ci sono in cielo ogni volta che una persona si converte ed è salvata. Il nostro quinto team è appena ritornato da un breve soggiorno in Giordania, dove ha servito i rifugiati siriani e iracheni. Più visitiamo il nostro paese più prossimo più ci rendiamo conto di come Dio stia agendo. I rifugiati sono aperti nei confronti dell’evangelo come non mai. Sono intimamente spezzati, umiliati, hanno perso tutto, sono feriti e disperati. Molti cercano risposte e noi conosciamo la risposta giusta: Gesù. Crediamo che presto, in Medio Oriente, vedremo un grande risveglio. Lavoriamo finché è giorno perché, quando verranno le tenebre, non potremo più operare. Come chiesa desideriamo prendere davvero sul serio il nostro incarico missionario. Uno dei nostri pastori è in Germania per tre mesi per lavorare fra i rifugiati. Ha già fondato due chiese e ci chiede di mandare più operai. Se nella vostra città avete dei rifugiati, cercate il contatto con loro. Sono aperti al messaggio di Dio. Pregate perché la nostra comunità operi sotto la guida e la protezione di Dio. Pregate anche per me: un uomo che qualche tempo fa era giunto alla fede, è ritornato nella sua vecchia religione e provoca dei problemi.
2. Servire insieme la gente ai margini della società
Dov Bikas, Centro per i senzatetto Aviv, Tel Aviv
Il nostro centro, nella parte meridionale di Tel Aviv, è sostenuto prevalentemente da volontari. Ogni giorno un team diverso è responsabile della casa che resta aperta per tre o quattro ore. Al momento i gruppi provengono da sei centri di recupero per tossicodipendenti maschi e uno per femmine. Possono accompagnare direttamente nella loro istituzione i drogati che sono pronti a iniziare un programma di disintossicazione. Dato che tutti i team provengono da città diverse, non possiamo tenere aperto più a lungo il centro. Preghiamo che sia possibile in futuro e siamo riconoscenti della buona collaborazione con le varie istituzioni. Lodiamo Dio per Alexander che quattro anni fa è entrato nel nostro centro di recupero da grave tossicodipendente e poi ha affidato la sua vita a Jeshua, ha vinto la sua dipendenza e ha frequentato una scuola biblica. Nei mesi scorsi abbiamo potuto assistere alla sua crescita e al suo sviluppo. Ora è un credente forte e maturo. Un giorno a settimana è responsabile del centro Aviv e serve con grande dedizione e abilità.
3. Pregare personalmente
Rachel Netanel, Beth Netanel, Gerusalemme
Mio marito Gilad ed io abbiamo visitato una famiglia che non crede ancora in Jeshua. Ho cucinato qualcosa di speciale per l’inizio dello Shabbat (Kabbalat Shabbat) e ho raccontato loro come Jeshua celebrava il Shabbat. Abbiamo pernottato da loro e siamo rimasti ancora a lungo la mattina seguente perché ci hanno bombardato di domande su Jeshua. Ho spiegato loro che per me è impossibile non vedere continuamente dei riferimenti a Jeshua nel Tenach (AT). Ho parlato loro soprattutto di Isaia 53, Isaia 9 e Geremia 31:31. Quando ci siamo messi in viaggio per il ritorno, la madre mi è corsa dietro e mi ha chiesto di pregare per loro nel nome di Jeshua. Ho avuto l’impressione che mi chiedesse una benedizione come l’avrebbe chiesta a qualsiasi rabbino. Perciò le ho spiegato che non sono un rabbino e che lei stessa può pregare direttamente il Signore e non ha bisogno di alcun altro mediatore umano. Prego che lo Spirito Santo faccia germogliare alcuni dei semi sparsi e che portino frutto.
4. Pesach (4-10 Aprile 2015)
La festa di Pesach inizia il 14 Nissan con la festa del Seder che quest’anno si celebra la sera del Venerdì Santo. Vari cibi ricordano il modo in cui l’angelo dell’Eterno risparmiò i primogeniti del popolo d’Israele prima della sua liberazione dall’Egitto: un osso di agnello ricorda l’agnello immolato, i Mazen (pane azzimo) la rapidità della partenza, le erbe amare la dura vita in Egitto. Durante la cena della Pesach Gesù istituì la sua cena e il nuovo patto. Nella sua morte la festa della Pesach è giunta a compimento perché lui stesso, in quanto Agnello di Pesach, portò i nostri peccati sulla croce (Is 53; Gv 1:29, 35, 36). Preghiamo che le persone che stanno cercando incontrino Gesù durante la festa di Pasqua.
5. Link della settimana Pesach
la liberazione dall’Egitto rappresentato con ombre cinesi