8 Maggio, 2015
Cari amici e partners Pace e calorosi saluti da Ein Kerem Benedite il Signore in ogni tempo, nelle mie labbra sempre la sua lode Sal 34, 1 E’ passato un pò di tempo dalla mia ultima newsletter; questi 2 ultimi mesi sono stati molto impegnativi, con la Pasqua e tante altre attività. Voglio darvi alcune informazioni sulle nostre attività, in queste ultime settimane Sono stata onorata d’aver ospitato un gruppo di soldati Messianici nella nostra casa, qualche settimana fa. E’ stato molto edificante vedere questi giovani, così affamati dalla parola di Dio. Abbiamo studiato la Torah settimanale insieme, e avute bellissime discussioni sulla Parola di Dio. Mia nipote era presente con il suo figlioletto sordo, che non puo’ ne’ parlare ne’ sentire. Un tempo era un’ebrea osservante, ma Dio le ha toccato il cuore, ed è molto bello vederla senza il classico turbante che le copre i capelli. E’ rimasta molto impressionata dai giovani soldati, dal loro modo di studiare insieme, in unità e in rispetto gli uni degli altri. Io credo che il loro esempio su di lei e’ stato potente, se penso a come ero io prima di venire alla fede; all’inizio non volevo sentir parlare di Yeshua ,ma poi sono stata attirata dall’amore degli altri che credevano. Prego che questa testimonianza, la possa avvicinare sempre più a LUI. Questa Pasqua, abbiamo avuto circa 30 persone per il Seder attorno alla nostra tavola, e invece di leggere la Haggada, ho parlato del ruolo di Israele come possesso di Dio (in ebraico Am Segulah). Questa frase è stata anche tradotta in “Popolo prescelto” ma è molto più di questo, e nell’Esodo, Dio sceglie Israele “come suo possesso” per Se’. In quel momento diventarono una nuova nazione con un nuovo calendario ( iniziando del 1 di Nisan) e un nuovo patto. Questo è stato il loro impegno con Lui. Ma il vero matrimonio sarà attuato, solo quando accetteranno l’agnello di Dio, Yeshua. Durante la Pasqua, Dio ha ucciso tutti i primogeniti, ma non i primogeniti di Israele. C’era ancora un prezzo da pagare e lo ha pagato Yeshua, il Primogenito di Dio. Yeshua è stato sacrificato nello stesso momento e giorno in cui i primogeniti sono stati uccisi in Egitto. Questo accadde il giorno 14, nel mese di Nisan Come la trasgressione di Adamo ed Eva è stata mostrata attraverso un albero (l’albero del bene e del male),così è stato ucciso su un pezzo di legno d’albero. Ho letto dal libro dell’Esodo spiegando come il compimento avvenne solo attraverso il Sacrificio del nostro Messia, Yeshua. Prego che queste parole portino frutto nei cuori dei nostri ascoltatori. La settimana della Pasqua è stata molto impegnativa nell’accoglienza dei visitatori, ma alla fine della Pasqua, abbiamo celebrato la festa degli Ebrei del marocco, conosciuta come “Mimoona”. Questa festa tradizionale è celebrata mangiando pane lievitato per la prima volta, dopo aver mangiato esclusivamente pane azzimo. Siamo andati di casa in casa, mangiando dolci e celebrando insieme. Negli ultimi anni, questa festa è diventata una festa ebraica, unendo nella celebrazione, sia gli ebrei Sefarditi che gli Ashkenazi. Ho invitato amici e familiari, che sono venuti con altri amici, naturalmente. Abbiamo avuto anche la richiesta da parte di alcuni musicisti, per venire a suonare per noi, musica del Marocco. Siamo dovuti stare dentro per la celebrazione, perché fuori faceva freddo- ma tutti sono stati felici. In serata ho preso il microfono per accogliere tutti e spiegare cosa significa essere Ebrei Messianici. Poi alcuni si sono seduti attorno, chiedendo di sapere qualche cosa in più, su questo Yeshua. Qualche settimana prima, Gilad e io siamo stati a Tel Aviv a vendere cosmetici in un negozio. Ho visto una donna e mi sono sentito in dovere di dirle che nei suoi occhi, non aveva né la luce né il fuoco, ma che Dio aveva qualcosa per lei. Mi ha chiesto se ero un medium, e le ho detto: “NO, ma c’è qualcosa che ti preoccupa. Come fai a saperlo, mi ha detto. Poi, mi ha detto che ne aveva abbastanza di questo luogo e della sua vita. Io le ho detto che sono stata come lei, ma che potevo anche dirle come venirne fuori. Così si è messa a piangere,dicendo: come fai a saperlo? Io le ho detto che lei viveva senza pace, e che c’è pace solo in Yeshua. Abbiamo parlato un po’ e le ho chiesto se potevo pregare per lei. Lei ha acconsentito e dopo la preghiera, le ho detto tutto ciò che Dio ha fatto per me. Le ho lasciato il mio numero di telefono. Voleva saperne di più, così mi ha chiamato la stessa settimana, per dirmi se potevamo incontrarci, perché era successo qualcosa dopo la preghiera. Halleluia! La scorsa settimana io e Gilad eravamo a Jaffa e abbiamo visto 3 giovani uomini seduti su una panchina. Qualcosa mi ha spinto a parlare con uno loro, così mi sono avvicinata dicendogli che Dio aveva qualcosa di nuovo per lui, e se voleva sapere di più, poteva chiamarmi. Di fatto mi ha chiamato e gli ho detto quanto Dio lo amava. Gli ho parlato di Yeshua e lo ho invitato a pranzo. Ci siamo seduti in un ristorante e abbiamo parlato per un lungo tempo. La scorsa settimana, ho anche avuto il piacere di ospitare 50 donne di una prestigiosa compagnia ITAC di Tel Aviv, nella mia casa. Una guida turistica di Ein Karem che conosce la mia storia,li ha portati, per capire perché credo in Yeshua. E’ molto interessante che questa donna che non crede, abbia voluto portare tanta gente, per conoscere la mia fede in Yeshua. Gli ho parlato del vuoto che abbiamo nel nostro cuore e che questo vuoto può essere riempito solo da Yeshua. Mi hanno chiesto se potevano venire per lo Shabbat e conoscere di più su ciò che significa essere nato di nuovo. Molti mi hanno abbracciato dicendo che gli ho dato una nuova speranza. Gloria a Dio! Ho avuto la gioia di aiutare Gilad nella celebrazione del 60 compleanno lo scorso mese. Alcuni della sua famiglia sono venuti dall’Austria,in visita per alcuni giorni, e nella celebrazione del compleanno, erano presenti anche amici e parenti. Penso che la sua famiglia abbia subito uno shock culturale. C’era musica e abbiamo cantato con molta gioia. Qualcuno ha persino portato un’arpa e l’ha suonata per noi. Gilad era molto contento e sembrava un bambino pieno di gioia. La sua famiglia ha visto che, anche se ha dovuto lasciare tutto cio’ che aveva in Austria, il suo cuore era pieno di gioia nella terra dove Dio lo ha chiamato a vivere. La sua famiglia piangeva, e mi ha incoraggiato a vedere come Dio sta lavorando, nel tempo che Lui aveva stabilito. In questa nota, voglio incoraggiare tutti coloro che attraversano momento di prova, dicendo che Dio lavora per il bene di coloro che lo amano e che sono stati chiamati per il Suo proposito. Ringrazio tutti per il vostro amorevole supporto. Vi siamo molto riconoscenti.
Con amore Rachel e Gilad
Per amore di Sion non resterò in silenzio, e per amore di Gerusalemme non tacerò, finche la Sua giustizia non brilli come la luce e la Sua salvezza come un fuoco acceso . IS 62,1