tradotto da Anna M Sedda da articolo breakingisraelnews.com

Il SIGNORE disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato da lui: «Alza ora gli occhi e guarda, dal luogo dove sei, a settentrione, a meridione, a oriente, a occidente. Tutto il paese che vedi lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre.Deputata Israeliana afferma pubblicamente: “tutta Israele appartiene agli Ebrei” Genesi 13:14-15 La Ministra degli Esteri di Israele Tzipi Hotovely ha dichiarato che lo Stato Ebraico non ha bisogno di chiedere scusa al mondo per la sua politica, tanto meno per la presenza Ebraica in ogni parte della sua terra. Parlando ad una cerimonia, per l’inaugurazione del suo primo giorno di lavoro, in diretta su tutti i 160 punti in Israele, la Ministra ha dichiarato: “dobbiamo ritornare alla verità di base del nostro diritto in questo paese. Questa è la nostra terra. Ed è tutta nostra. Non siamo venuti qui per chiedere scusa di esserci. Molte volte sembra che nelle nostre relazioni internazionali, più che parlare del nostro diritto, ci viene chiesto di usare degli argomenti, che vanno bene per il gioco della diplomazia, ha detto Hovotely, che è una religiosa osservante. Ma in un momento come questo, dove la sopravvivenza stessa di Israele è messa in questione, è importante fare la cosa giusta. Secondo il quotidiano Ynet, Hotovely cita sia fonti Bibliche che rabbiniche, per rafforzare la sua posizione; la Torah si apre con la storia della creazione del mondo, e se le nazioni del mondo dicono che siamo “occupanti” della terra, rispondiamo che la terra appartiene al Creatore del mondo e quando ha voluto, l’ha tolta ad altri per darla a noi. Ha menzionato anche citazioni di Rabbi Yehuda Ashkenazi, che diceva: “se gli ebrei sono convinti della giustizia nel loro porsi al mondo, avranno già vinto”. La posizione determinata di Hotovely , sembra andare contro la dichiarazione di Benjamin Netanyahu, per un cammino verso la soluzione dei due stati. Netanyahu è anche Ministro degli Esteri di Israele. La Hotovely ha dichiarato che la sua opinione personale, non è in disaccordo con il suo lavoro. Parlando in inglese ai media internazionali, ha detto che lavorerà affinchè la Giudea e la Samaria vengano unite ad Israele come parte della terra Biblica di Israele. Ci aspettiamo come principio per la comunità internazionale, quello di riconoscere il diritto di Israele, di costruire case per gli ebrei, ovunque nella loro terra, ha detto. Hovotely in settimana ha incontrato il Ministro degli esteri Norvegese Borge Brende, in visita in Israele, e come riportato dal Jerusalem Post, gli ha chiesto di non appoggiare i passi unilaterali dei Palestinesi a livello internazionale, ma di invitare i Palestinesi a riconoscere Israele, come Stato Ebraico. Il governo appena formato in Israele, rappresenta la volontà del dialogo e non approva passi unilaterali, ha detto a Brende. La Norvegia deve riconoscere il fatto che c’è il consenso in Israele riguardo a Gerusalemme, come Capitale del paese. Questa settimana la Knesset ha celebrato il “giorno di Gerusalemme” e il Primo Ministro Netanyahu ha dichiarato che Gerusalemme restarà unita, ha dichiarato Hotovely. Anche il capo dell’opposizione Herzgov è d’accordo con questa dichiarazione, ha confermato.