Manca una settimana al termine fissato per la conclusione dei negoziati sul nucleare Iraniano – La sopravvivenza di Israele non è negoziabile!
Helsinki, 23 giugno 2015 – Mentre i negoziati per il nucleare giungono alla settimana finale, con termine al 30 giugno, la Coalizione Europea per Israele si appella al gruppo di negoziatori del 5+1 (USA, UK, Francia, Russia, Germania e Cina) perché si assicurino che l’Iran non sviluppi armi nucleari. Il direttore di ECI, Tomas Sandell ha dichiarato lunedì scorso che: ”Non ci potranno essere ulteriori negoziati con l’Iran senza che questa nazione riconosca il diritto di Israele ad esistere e si impegni a vivere in pace con tutti i suoi vicini. Rifiutando di riconoscere un altro stato membro delle Nazioni Unite, cioè Israele, e minacciandolo di distruzione, causa una violazione lampante della carta dell’ONU, che sarà celebrata a San Francisco per i suoi 70 anni di vita, il prossimo 26 giugno”. I leader iraniani hanno costantemente invocato la distruzione dello stato ebraico negando contemporaneamente l’olocausto. Il giuramento di spazzare via Israele dalle mappe geografiche è stato dichiarato irrinunciabile dai leader iraniani, e tale dichiarazione è stata ignorata dal team di negoziatori, che hanno liquidato la faccenda come non pertinente agli accordi sul nucleare. ”Sino a che l’obiettivo di distruggere Israele sarà nel programma iraniano, il comitato dei 5+1 non dovrebbe ritornare al tavolo dei negoziati, ma dovrebbe mantenere le sanzioni” ha affermato Sandell. ”L’Iran è il sostenitore maggiore del terrorismo internazionale nel Medio Oriente e non dovrebbe essere ricompensato con l’armamento atomico. Un Iran nuclearizzato non porterà pace e stabilità nella regione, ma un’ulteriore instabilità ed una corsa all’armamento” ha avvertito Sandell. ”La comunità internazionale deve mantenere la pressione sull’Iran fino al raggiungimento di un buon accordo. L’UE ha un impegno storico di non abbandonare il popolo ebraico, mentre affrontano una minaccia esistenziale. La storia ci insegna che non si può tollerare un regime che sia ossessionato dall’annichilimento degli ebrei” ha continuato Sandell. É allarmante che, nello stesso tempo in cui si discute dell’alleggerimento delle sanzioni per l’Iran, i leader europei stiano pianificando nuove misure sanzionatorie contro Israele, cominciando ad etichettare i beni prodotti nei territori contesi. ”L’Unione Europea e la comunità internazionale si trovano davanti ad una scelta morale, sostenere la democrazia ed il compito della legge oppure cedere ad un regime arrogante che perseguita il proprio popolo e che sponsorizza il terrorismo internazionale” ha concluso Sandell. La Coalizione Europea per Israele si oppone ad un trattato nucleare che metta in pericolo la sopravvivenza dello stato d’Israele, la cui esistenza non è negoziabile.