Buon Anno!

La sera di domenica 13 settembre è stato il capodanno ebraico, Rosh Hashana. Il periodo seguente il Rosh Hashana è chiamato “Giorni del timore” (oppure giorni di pentimento) e ci conduce al giorno più sacro del calendario, lo Yom Kippur, il Giorno dell’Espiazione. Quest’anno lo Yom Kippur comincia la sera del 22 settembre. Questa festività è sempre stata al centro dell’attenzione di ECI da tanti anni ed ha dato vita alla campagna per il riconoscimento ufficiale di questa importante ricorrenza all’ONU. Il nostro lavoro non è stato vano. Quest’anno, finalmente, non vi saranno attività all’ONU nel giorno dello Yom Kippur!

Il mese di settembre, per ECI, è importante anche per un altro motivo. Fu nel settembre del 2001 che la visione di ECI nacque e venne presentata per la prima volta. Era anche il tempo della conferenza mondiale delle Nazioni Unite, a Durban, in Sudafrica, contro il razzismo, che, a detta degli osservatori, ha scatenato la peggior ondata di antisemitismo dai tempi dell’olocausto. Un anno e mezzo dopo, nel marzo del 2003, venne fondata ufficialmente la Coalizione Europea per Israele, a Bruxelles, nel giorno del Purim, per affrontare “tempi come questi”. Noi crediamo che la tempistica di questi eventi non sia casuale, ma si tratti di appuntamenti voluti da Dio, per gli ebrei e per i gentili. Grazie per essere stati fedeli ad ECI in questi anni e per il vostro continuo sostegno, mentre ci spingiamo avanti nel nostro appoggio ad Israele, preso l’ONU e la UE. Il riconoscimento dello Yom Kippur, come giorno di pausa dei lavori dell’ONU è un segno di incoraggiamento. Insieme possiamo fare ancora di più. Vogliate valutare l’eventualità di fare una generosa donazione, dato che ci prepariamo ad andare a New York per la 70° Assemblea Generale, che comincerà il 15 settembre.

Cambio della guardia. ECI elegge il nuovo presidente

Group JLM 2015 Gerusalemme – Nella breve storia di ECI si sono succeduti tre presidenti:

Willem Glashouwer, Helmut Specht ed Harald Eckert. Martedì 3 settembre è stato eletto  Rudolf Geigy di Basilea, Svizzera. Rudolf Geigy è stato attivo in ECI per gli ultimi cinque anni e prima di questo è stato coinvolto per anni con altre iniziative relative ad Israele. Nella stessa occasione è stato eletto Tor Gull come nuovo membro del comitato. Gull è nato in Finlandia ed ha una lunga esperienza nel mondo finanziario e bancario. L’elezione di Geigy e Gull rafforzerà il comitato, con l’apporto Harald Eckert, Antti Hämäläinen, Bedros Nassanian e Rick Ridings. ECI desidera ringraziare Harald Eckert per la sua presidenza e dà il proprio benvenuto ai nuovi membri.

Il Parlamento Europeo augura buon anno ad Israele con nuove sanzioni sui suoi prodotti

Il parlamento europeo ha votato le sanzioni per etichettare i prodotti israeliani provenienti dai territori contesi. Secondo il viceministro degli esteri israeliano Tzipi Hotovely, “etichettare e quindi boicottare i prodotti israeliani ricorda la stessa cosa avvenuta per i prodotti ebraici nella Germania degli anni 30.” Solo 70 membri, su 751, hanno votato contro la risoluzione e 31 si sono astenuti. La votazione è arrivata pochi giorni prima della sera del nuovo anno ebraico ed è stata un segno netto della crescente ostilità verso Israele, proprio quando l’Unione Europea affronta un’ondata di immigrazione senza precedenti, dovuta alla guerra in Siria ed al crescente islam radicale nel Medio Oriente. Ma mentre il parlamento europeo è ossessionato dal conflitto israelo-palestinese, contemporaneamente rimane senza mezzi per risolvere veramente il problema della regione. Si stima che la guerra siriana abbia già causato più di 200.000 morti e circa 4 milioni di profughi, presenti fuori dai confini della Siria. Mentre interi villaggi e regioni di questa nazione hanno subito una pulizia etnica da parte dello stato islamico il parlamento europeo è lento a reagire. Nello sforzo di mascherare la propria politica disastrosa in Medio Oriente, il parlamento europeo si scaglia contro Israele che rappresenta l’unica democrazia nella regione. Nel discorso inaugurale in occasione del Giorno della Memoria organizzato da ECI nel parlamento europeo, nel gennaio del 2012 il presidente *Martin Schulz* affermava che il suo compito più importante sarebbe stato quello di appoggiare lo stato ed il popolo ebraico. Ciò che poi ha fatto negli ultimi anni non è andato affatto in questa direzione; non ha mantenuto la promessa Giovedì nel suo messaggio, il primo vice presidente del parlamento, *Frans Timmermans*, ha espresso gli auguri per il nuovo anno ebraico affermando che la Commissione Europea è seriamente preoccupata per il popolo ebraico. Ma lo stesso Timmermans è stato uno scatenato campione in favore del boicottaggio e delle sanzioni contro i prodotti israeliani mentre era ministro degli esteri del governo olandese ed è parte attiva di una commissione europea che ancora oggi sta programmando altre misure contro Israele. In un comunicato stampa, emesso in occasione del nuovo anno ebraico <http://www.ec4i.org/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&urlid=197&mailid=1329&subid=2121>, ECI sottolinea che Israele è la soluzione dei problemi del Medio Oriente e non il problema. Il comunicato è stato inviato al presidente ed al vice presidente della Commissione Europea.

È stata espressa preoccupazione, durante un incontro di governo in Israele, per i recenti sviluppi in Europa 

Una delegazione di ECI ha incontrato rappresentati del ministero degli esteri israeliano per discutere il cambiamento di scenario in Europa, mentre il continente affronta la sua più grande crisi di migrazione dalla fine della seconda guerra mondiale. Un esponente, esperto di politica africana e mediorientale ha espresso la propria preoccupazione per le conseguenze a lungo termine delle migrazioni, che possono colpire anche Israele in modi inaspettati. – Lo stesso esperto ha affermato che questa recente immigrazione di massa alimenterà sentimenti xenofobi in Europa che sfoceranno inesorabilmente nell’antisemitismo. Grazie al flusso dei nuovi immigrati, i partiti xenofobi come Jobbik in Ungheria ed Alba Dorata in Grecia saranno ancora di più rafforzati, portando a nuove politiche contro la popolazione musulmana e gli ebrei. La richiesta di proibire la circoncisione e la macellazione tramite sgozzamento sono due questioni che le comunità ebraiche e musulmane presto dovranno affrontare. La gran parte di questi profughi viene da paesi che sono stati in guerra con Israele e nutre elevati sentimenti antisemitici ed antisraeliani. Con il mutamento demografico, l’elettorato europeo presto potrebbe diventare ancora più ostile verso Israele. ECI ha lanciato l’allarme sul problema delle comunità cristiane della Siria e del nord Iraq che oggi subiscono una pulizia etnica in zone in cui la presenza Cristiana è presente da 2000 anni. Esistono attualmente dei piani per trasportare parte di queste popolazioni in Europa ed ECI sta sostenendo attivamente questa iniziativa.

I palestinesi vogliono issare la loro bandiera all’ONU

Aiutateci ad onorare Israele nel mezzo delle nazioni! 

Prima della 70° sessione dell’Assemblea Generale, l’ONU ha votato a favore dell’esposizione della bandiera palestinese nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York, nonostante non sia del tutto uno stato membro. La risoluzione è passata con 120 voti a favore, 8 contro, 40 astenuti e 20 assenti. Sebbene la decisione non avrà alcun effetto su Ramallah o Gaza, questo favorisce una maggiore visibilità, in quanto i media non vedono l’ora di diffondere quest’immagine nel mondo. Tale risoluzione è un’altra umiliazione per Israele, mentre l’autorità palestinese si rifiuta di proseguire nei colloqui di pace. Il voto dell’ONU, così come quello del parlamento europeo per l’etichettatura dei prodotti israeliani, fa parte di quella crescente campagna internazionale volta ad isolare ed indebolire il governo israeliano. ECI ha scelto un’altra strada, cioè onorare e celebrare il popolo ebraico ed il loro stato. Il 21 settembre lo faremo in occasione dell’inizio della parte più importante dell’Assemblea Generale, con un evento speciale per celebrare il nuovo anno ebraico e preparare la festa dello Yom Kippur. Molte nazioni hanno dato già la loro adesione, onorando così Israele ed il popolo ebraico in un modo speciale. Noi crediamo importante che si dia ad Israele il giusto riconoscimento tra le nazioni come fonte di ispirazione e benedizione, grazie ai suoi molteplici contributi per il genere umano nel passato ed alle numerose innovazioni tecnologiche di oggi nel campo medico. Il nostro messaggio è semplice. Israele non è il problema del mondo, ma la soluzione a molti di questi problemi. Per favore, aiutateci a trasmettere questo messaggio all’ONU, inviando una generosa donazione oggi. Insieme possiamo fare molto.

Volete pregare per ECI?

Iscrivetevi alla nostra lettera settimanale di richieste di preghiera Entrando in questo periodo di “giorni del pentimento” vorremmo ricordare ai nostri lettori che ECI manda lettere settimanali di preghiera (in inglese, tedesco, francese, finlandese e svedese) a coloro che si sentono chiamati a pregare per il nostro ministerio. Se desiderate ricevere le nostre lettere, fatecelo sapere, indicando le vostre generalità, una brevissima storia di voi ed una persona di riferimento; saremo felici di includervi nella nostra lista.

Prossimi eventi di ECI

2-3 dicembre 2015 Simposio e pranzo annuale di ECI a Bruxelles. A breve invieremo una lettera di invito con maggiori dettagli. 21-24 aprile 2016

Conferenza programmatica di ECI ed incontro di preghiera a Bruxelles.