Mail di preghiera e informazione della amzi associazione per la testimonianza messianica a Israele amzi, 19. ottobre 2015

1. Fiducia e non paura, amore e non odio

2. Assetati della pace di Dio

3. Ancora nessuna guarigione

4. Ortodosso trova Jeshua

5. Link della settimana

1. Fiducia e non paura, amore e non odio

Israel College of the Bible/

Vi invitiamo a pregare con noi che l’odio che sta ricominciando a divampare in Israele e nei territori palestinesi si plachi e che tutti quelli che ne sono prigionieri possano essere salvati. L’avversario di Dio ama la paura, il terrore e l’odio. Ama provocare confusione, contrasto e divisione. È il padre della menzogna e l’accusatore. Fra le sue strategie preferite ci sono l’inconciliabilità e l’amarezza che ci buttano giù e rendono i credenti passivi e schiavi. Per questa ragione deve essere nostro obiettivo fare l’opposto. Invece di arrenderci davanti alla paura dobbiamo invocare il Signore, pieni di fiducia perché lui può salvarci. Invece di cadere nell’odio dobbiamo pregare con particolare amore per quelli che sono pieni di odio e vogliono danneggiare altri. Invece di permettere ai titoli dei giornali di dividerci, dobbiamo combattere per l’unità in Jeshua perché, non importa se ebrei o arabi, siamo suoi seguaci. Pregate che i credenti siano preservati nell’amore e nella pace di Dio anche in questa situazione difficile e non cadano vittime degli stratagemmi di Satana.

2. Assetati della pace di Dio

Munir Kakish, Comunità evangelica, Ramallah

Vari avvenimenti hanno fatto in modo che in tutto il paese ci siano stati numerosi episodi di violenza e di ostilità. Ciò ha accresciuto nuovamente l’odio e l’amarezza nel cuore di numerosi palestinesi e israeliani. Ci sono stati incendi dolosi, agitazioni, sparatorie e si parla di una terza intifada. Siamo riconoscenti che la nostra comunità e i suoi membri finora siano stati protetti. Pregate con noi, che la pace di Dio venga in questa regione tanto assetata della sua presenza e saggezza.

3. Ancora nessuna guarigione

Johnny e Marlene Shahwan, Centro d’incontro arabo-cristiano Beit Al Liqa’, Beit Jala

Vi chiediamo di continuare a pregare per la nostra collaboratrice Kathrin. Le ustioni provocate dalla radioterapia, con cui è stato combattuto il tumore alla sua gamba, ancora non sono guarite. Sta aspettando di essere ricoverata all’ospedale israeliano di Tel Aviv dove verrà effettuato un trapianto di tessuto cutaneo. Continua a soffrire dolori atroci e non riesce a stare senza morfina. A tutto ciò si aggiunge che è stato scoperto un tumore al fegato. Non appena sarà ricoverata, verranno effettuati accertamenti per scoprire se si tratta di un cancro. Speriamo e preghiamo che non sia recidiva. Pregate anche per il marito di Kathrin, Kareem, e per i figli Josleen, Judeh e Evan. /Link della settimana: lavoro al Beit Al Liqa’

4. Ortodosso trova Jeshua

Eitan Bar, Lavoro nei media One for Israel

Moti, moderatore e responsabile della nostra radio in internet “Agape.fm”, è in contatto via mail con un uomo che vive a Bnei Brak, una città ultra-ortodossa a nord-est di Tel Aviv. Nonostante sia cresciuto in un ambiente ebraico-ortodosso, ora crede in Jeshua e guarda regolarmente i nostri video in rete. Qualche giorno fa ci ha scritto: “Ciao, mi chiamo Israel e ho 32 anni. Anch’io credo in Jeshua ma a causa del mio ambiente ultra-ortodosso, non posso vivere la mia fede pubblicamente. Durante Rosh HaShana sono stato per tutto il giorno nella sinagoga e ho letto il Siddur, il libro di preghiere ebraico. Le parole mi sembravano prive di significato e così ho iniziato parlare in preghiera con Jeshua. Questo mi ha riempito di gioia e di speranza! So che Jeshua vive nel mio cuore e vorrei tanto conoscere altri ebrei che credono nel Messia. Purtroppo è quasi impossibile perché la nostra comunità evita qualsiasi contatto con il mondo esterno. Potete aiutarmi a capire meglio chi è Jeshua? Vorrei sapere più cose di lui!“

Lodiamo Dio per questo giovane uomo, la cui storia non è un caso unico. Ci sono sempre più ebrei ortodossi che riconoscono Jeshua come loro Messia. A Bnei Brak, dove vive Israel, tutti gli abitanti vivono secondo severe regole rabbiniche. Gli israeliani non religiosi non sono benvenuti e la città si è completamente isolata dal resto della società. Pregate con noi per Israel e per tutti gli altri che credono in Jeshua segretamente.

5. Link della settimana

Centro d’incontro Beit Al Liqa’, Beit Jala

http://www.amzi.org

https://youtu.be/qa0JPrYOPFo