E’ il tempo per l’UE di prendere una posizione contro il terrorismo in Israele

Bruxelles, 14 Ottobre 2015

– Poiché la violenza a Gerusalemme continua ad aumentare, giovedì la rappresentante per l’UE degli affari esteri *Federica Mogherini* ha emesso una dichiarazione in cui invita “gli israeliani ed i palestinesi a ristabilire la calma”. In un documento scritto a Federica Mogherini e in una riunione giovedì a Bruxelles con i funzionari dirigenti dell’UE, il Direttore Fondatore dell’ECI, Tomas Sandell, ha sottolineato che “non ci può essere neutralità in relazione al terrorismo e al brutale assassinio di civili innocenti a Gerusalemme. Come singolo e più grande finanziatore dell’Autorità Palestinese, l’UE ha la responsabilità morale di chiedere immediatamente la cessazione di tutte le provocazioni e delle violenze palestinesi e se ciò non avviene, di congelare qualsiasi altro supporto finanziario.” L’ECI e molti membri del Parlamento Europeo hanno per anni chiesto all’UE di smettere di finanziare l’odio nei territori palestinesi ed hanno messo in guardia riguardo alle conseguenze del sostenere una cultura dell’odio e della provocazione attraverso la società, dalle scuole materne palestinesi e dai campi UNWRA per bambini, ai più alti livelli di potere dell’Autorità Palestinese. Quest’autunno il leader palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto che “agli sporchi ebrei non fosse permesso l’accesso alla Spianata delle Moschee” ed ha pregato che “il sangue puro dei martiri venisse versato a Gerusalemme” senza alcuna protesta ufficiale da Bruxelles o da Washington.

Nel frattempo gli imam nelle moschee dei territori Palestinesi invitavano all’assassinio degli ebrei, fomentando perciò, in questi ultimi giorni, un’ondata senza precedenti di brutali uccisioni di civili a Gerusalemme ed in altre parti di Israele. Nel suo messaggio a Bruxelles di giovedì scorso, Sandell ha fatto notare che l’UE non può rimanere neutrale semplicemente invitando alla “calma entrambe le parti” quando degli innocenti civili ebrei vengono pugnalati a morte, ma è necessario che vengano specificamente chiamati a rispondere quei leader palestinesi responsabili dell’incitamento e della coordinazione degli attacchi contro gli innocenti civili ebrei. Le vite degli Ebrei riguardano tanto Gerusalemme, quanto Bruxelles, Parigi e Copenhagen.

Se L’UE vuole rimanere “un’unione di valori”, non può voltare gli occhi da un’altra parte, continuando a finanziare un regime che incita, sostiene ed organizza le azioni terroristiche, ha concluso Sandell. In una serie di tweets nella tarda sera di giovedì, l’ambasciatore israeliano presso l’Unione Europea, Lars Faaborg-Andersen, ha condannato gli attacchi terroristici mortali contro gli israeliani a Gerusalemme. Ha scritto: “Condanno i brutali attacchi di oggi a Gerusalemme. I miei pensieri sono con le famiglie delle tre vittime del terrorismo e dei numerosi feriti. Questi attacchi non provocano solo sofferenza umana. Minano la fiducia che i cittadini ordinari percepiscono nei confronti dei passanti nella strada, per non parlare della fiducia di cui le persone hanno bisogno come comunità, se non ci sono alcune prospettive di pace.”

European Coalition for Israel

EC4I