Caserta 27-29 novembre 2015
Hotel Vanvitelli
Nella elegante sala Carlo III dello splendido Hotel Vanvitelli di Caserta si è svolto il Convegno nazionale Edipi intitolato “Movimento ebreo -messianico:unità nel corpo del Messia”.
Molti e di livello i relatori intervenuti.
Nella prima giornata , dopo la presentazione del Convegno del presidente Edipi Ivan Basana, predicazione del pastore Remo Cristallo, presidente delle chiese “Nuova Pentecoste “su Efesini 2:11-22 e testimonianza personale.
Di seguito il primo intervento del pastore ebreo messianico David Lazarus della congregazione Beit Immanuel di Jaffa sul tema “ Gli ebrei messianici in Israele”.
Nella seconda giornata il pastore Bruno Ciccarelli ,vicepresidente Edipi,ha passato la parola alla dott.ssa Rossella Genovese che ha esposto alcuni passaggi della sua tesi di laurea sulle feste ebraiche soffermandosi sull’approccio biblico all ‘unità.
Sempre brillante Miki Yaron, pastore ebreo messianico della congregazione Tehilat-Yah (significa Dio abita nelle lodi del suo popolo ) a Rishon le Tzion presso Tel Aviv che ha raccontato la sua testimonianza di conversione a Yeshua: i suoi genitori erano sopravvissuti alla Shoà, suo nonno fu salvato per ben tre volte da non giudei che lo aiutarono e per riconoscenza cooperò alla realizzazione del Giardino dei Giusti nel museo Yad Vashem. Da giovane Miki Yaron studiò in Europa e conobbe Yeshua in Germania nel paese che tanto fece soffrire la sua famiglia e in cui non voleva andare. Miki Yaron invita a pregare che il velo che impedisce agli ebrei di credere in Yeshua venga rimosso e cita vari passaggi di Romani capitolo 11.
Nel pomeriggio il pastore Gianni Digiandomenico, socio fondatore Edipi, introduce l’intervento della prof.ssa Nicla Costantino Pompeo, pastore della comunità Cristiana Evangelica di Sannicandro Garganico, socia Edipi e referente per la Puglia, ricercatrice e specializzata in linguistica anche di lingua ebraica. Nicla Costantino, ha precisato l’importanza dell ‘alfabeto ebraico che comprende solo consonanti e di come l’aggiunta delle vocali abbia dato origine ai tanti significati ed interpretazioni che spesso hanno le parole in ebraico. Di conseguenza occorre accostarsi ai testi biblici con molta umiltà e ritornare alla fede biblica poichè “ebreo è colui che ama il Signore anche in solitudine” ed ancora “ebraismo è il cammino dell’uomo con Dio”.
Tra i fuori programma molto gradito e di stile l’intervento di Aharon Cholov presidente del “The Israel Goldstein youth village” che ringrazia i credenti cristiani e racconta la storia dell’organizzazione dal 1949 con l’arrivo dei primi 40 orfani della Shoà. L’aliya dei russi dagli anni ’90 ha dato impulso alla grande evoluzione culturale e tecnologica di Israele perche tra di essi c’erano cui molti scienziati, ricercatori, medici. Oggi Israele è un leader mondiale in tecnologia ed innovazione, unico paese al mondo che accoglie e forma in modo eccellente e completo tutti gli immigrati. Il Goldstein Youth village si distingue per la formazione in un ambiente comunitario anche degli autistici e dà residenza ai soldati senza famiglia. Dopo la proiezione di un video sull’attività dell’organizzazione, Aharon termina con la citazione di Geremia in ebraico.
Secondo intervento di David Lazarus che precisa che la missione della chiesa è portare ebrei a Gesù e oggi si può fare perchè la nuova generazione è coraggiosa: è il tempo di focalizzare le nostre risorse per portare avanti i piani di Dio per Israele in un tempo in cui il mondo è sottosopra prendendoci le nostre responsabilità ed ubbidire. Nella lettura biblica cita Ester, giovane di 16 anni, forse piena di paure, sola al mondo, apparentemente senza opportunità. Ester fu scelta dal re e si preparò per stare con lui disposta ad impegnarsi totalmente per quello che doveva fare. Dio chiama un gruppetto, un residuo, pochi ma si può fare. Dio sta sradicando l’orgoglio in Israele ed è tempo di fare quanto ci è richiesto ricordando che “ se non c’è qualcosa per cui morire non si ha niente per cui vivere”. Negli ultimi tempi ci sarà un prezzo da pagare. Gesù disse:sorgeranno falsi profeti, false dottrine ma chi avrà preseverato sino alla fine sarà salvato. Evitare la stagnazione perchè porta alla morte e riconnettersi con la vera vigna perchè da lì procede la vera vita!
Nell’ultima giornata ha presieduto il pastore Corrado Maggia di Biella, socio fondatore di Edipi, che ricorda che Yeshua intercede per noi secondo il volere di Dio ma anche lo Spirito Santo intercede per noi con sospiri ineffabili ed il padre risponde alle nostre preghiere! Presto vedremo il liberatore venire da est e poggiare i suoi piedi sul Monte degli ulivi! Il pastore ha introdotto una lunga ed intensa sessione di lode ed adorazione con un duo musicale.
La parola poi è passata all’editore Domenico Sesta che ha introdotto Pasquale Rineli, autore del testo “La Shoà: “Le ragioni della speranza”, primo libro scritto da un evangelico sulla Shoà che come sottolinea lo stesso editore “ha il coraggio di mettere nello stesso titolo Shoà e speranza”. Scopo della Shoà è stato quello di uccidere la fiducia in Dio del popolo eletto. Copia del libro è stata donata a Carmel Luzzatti e a Vito Hanav. Carmel Luzzatti è un giornalista che ha seguito l’omicidio Rabin ed è oggi il rappresentante per l’Italia di Keren Hayesod, l’organizzazione che ha tra i suoi progetti il finanziamento dell’Aliya. Carmel è cresciuto con una frase che spesso gli ripeteva suo padre: lo stato ebraico deve esistere! La missione di questa generazione è assicurare l’esistenza dello Stato d’Israele. Il grido è, ripreso da alcuni in sala, AM ISRAEL CHAI ovvero Israele vive!!! Dopo aver mostrato due video Carmel Luzzatti invita tutti quanti a visitare Israele, a fare da ambasciatori del messaggio e a donare a Keren Hayesod. Grida di giubilo e applausi per Israele!
Vito Hanav, presidente della comunità ebraica di Gerusalemme e responsabile dell’ Aliya italiana, ha raccontato la sua esperienza personale da quando partì diciottenne per Gerusalemme all’attuale situazione e ricorda che gli ebrei non stanno scappando perchè il popolo eletto non ha paura della strada da percorrere.
Straodinaria l’esperienza del pastore Antonio Izzo di San Giovanni a Teduccio, quartiere al centro di Napoli, che ha vissuto in giugno una delle esperienze più incredibili che si possano vivere: a causa di un incidente in moto insieme alla moglie viene dichiarato morto ma si risveglia inaspettatamente dopo 5 ore …passate con Gesù nel regno dei cieli! Il racconto di Gesù “con i capelli d’oro ed altissimo” rimarrà indelebile in tutti noi in attesa del Suo ritorno! Il pastore Izzo, in un clima ancora surreale, ci ricorda che siamo nati per essere combattenti e che Dio guarda ad Israele come ad un suo figlio. La sua gloria si deve ancora manifestare in Israele. Il pastore nota anche che nelle chiese evangeliche ci sono ombre di cattolicesimo. In romani 11 Dio ha fatto dei due popoli uno solo: Israele c’è ma l’altro dov’è?
Al termine della giornata c’è stato l’atteso gemellaggio tra la chiesa del pastore Izzo e la chiesa messianica TEHILAT-YAH di Miki Yaron in una ricorrenza particolare: il 29 novembre 1947 ci fu la votazione Onu di 33 nazioni per decidere la divisione della terra d Israele in parte ebraica ed in parte araba. In quell’ occasione si vide chi diede la benedizione e chi no. (Usa e Urss votarono si).
Chiude Miki Yaron con Efesini 2:11 “i veri ebrei sono quelli circoncisi nel cuore” e nel verso 12 “il sangue di Gesù ci purifica”. Il pastore nota che a volte creiamo muri tra di noi (e quanti muri contro Edipi!). L ‘invito è di diventare una famiglia.
Durante il convegno la lode ed adorazione è stata affidata al pastore Amedeo Battaglia e al coro della sua comunità.
Intensi e mirati i momenti di lode ed adorazione , in particolare quelli mattutini prima delle sessioni, condotti con unzione dal fratello socio Edipi e presidente del ministero d’intercessione Preghiera Italia, Friday Osague con il fratello socio Edipi Walter Lento per la pace di Gerusalemme e la protezione salvezza d’Israele.
AM ISRAEL CHAI.
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