Amati amici e partners,
shalom e auguri di Natale da Ein Kerem. E’ trascorso un po’ di tempo dall’ultima volta che vi ho scritto ed ho tante storie da raccontare sulla bontà di Dio. Non c’è posto dove vado che non trovi opportunità di condividere la mia fede, dal negozio dei cosmetici, al negozio di alimentari, a quello di giardinaggio, la caffetteria e ovviamente la mia casa, nessuno sfugge alla buona novella. Sono felice di condividere alcune di queste storie con voi.
Lo scorso mese, un venerdi’ pomeriggio, un numero di giornalisti internazionali sono venuti a casa per intervistarmi. Il Ministero Israeliano per il Turismo ha mandato un paio di volte i giornalisti per intervistarci nella nostra casa. C’erano giornalisti dall’Italia, Germania, Russia, Spagna e da altri paesi. Sono venuti per conoscere la nostra “inusuale casa” e quando spiego che l’ho disegnata ispirandomi al tempo di Gesù, erano molto sorpresi. Cosa ha a che fare questo con un ebreo? Così ovviamente, devo parlare della mia fede. Questa volta i giornalisti sono arrivati con 2 israeliani (uno era la guardia del corpo e l’altro la guida turistica). Ambedue erano affascinati da questa visita specialmente quando hanno visto il modo carino in cui ho preparato la tavola per il pasto dello shabbat. Non volevano andar via nonostante il servizio fosse finito e i giornalisti già andavano verso il bus. Così li ho invitati a ritornare con le loro famiglie quando avranno più tempo.
Un giorno quando Gilead e io stavamo seduti in un caffè ad Ein kerem, abbiamo attirato l’attenzione di un uomo con 2 bambini che volevano giocare con il nostro cane Netz, che stava seduto sul pavimento vicino a noi. L’uomo ha chiesto se abitavamo nel villaggio e cosa facevamo li’. Io gli ho spiegato che abbiamo un centro di formazione e insegnamento del Giudaismo di Gesù. “Potete venire a vedere” se volete”, gli ho detto. Cosi’ tutti e tre hanno camminato fino a casa mia e abbiamo parlato per più di due ore. Intanto sua moglie dopo aver terminato lo shopping, ha chiamato per sapere dove erano spariti. Ho sentito l’uomo dirle che erano seduti nel Giardino dell’Eden dove si parlava del paradiso e lei doveva venire a sentire questo discorso, perché era molto speciale.
Un altro giorno quando siamo andati a visitare mio fratello a Netanya, ci siamo fermati in un negozio di giardinaggio. Siamo rimasti sorpresi quando un uomo molto gentile ci ha chiesto se poteva aiutarci a caricare le buste nella macchina. Ci ha detto che era molto bello incontrare persone cosi’ carine e ci ha chiesto da dove venivamo. Gli ho risposto che eravamo di Gerusalemme e che era il benvenuto se voleva venire a trovarci, se mai si trovasse nei paraggi. Abbiamo parlato per un po’ degli Ebrei messianici e ha espresso il desiderio di venire a visitarci con la moglie.
A causa dei recenti attentati terroristici, molti comessi non sono indaffarati in questi giorni, perchè la gente cerca di evitare i luoghi pubblici per paura. Così un giorno che mi sono fermato in farmacia, ho visto una giovane donna che sembrava al quanto annoiata, ed ho iniziato una conversazione con lei. Quando mi ha chiesto cosa faccio, le ho spiegato che sono un Ebrea Messianica. Lei ha voluto saperne di piu’ e poi mi ha chiesto cosa pensavo di cio’ che succede oggi nel mondo e come finirà. Un’altra giovane donna si è unita alla nostra discussione e ho parlato delle profezie Bibliche, di come Gesù ha compiuto tante di quelle profezie e come sarà la fine di tutto. Ho spiegato quanto importante sia stato Gesù in questi 2000 anni e come lo sarà sempre di piu’ nei tempi futuri. Siccome l’argomento era molto vasto, non potevo finire il discorso, così le ho invitate a casa nostra. Spero che vengano.
Nello scorso bollettino, vi ho parlato delle persone che ci avevano cacciato dalla sinagoga durante lo Yom Kippur. Qualche settimana dopo, abbiamo incontrato il responsabile della Yeshiva (scuola Biblica), che è parte della sinagoga. Voleva sapere perché noi non potevamo più partecipare e quando ho spiegato il motivo è rimasto senza parole,allibito. Ha detto che a causa di cio’, avrebbe portato i suoi studenti a casa nostra! Così martedi, sono venuti a pranzo ed ho parlato loro di Gesù. Molti degli studenti Biblici erano molto giovani e molto interessati a tutto cio’ che gli dicevo. Percio’ ci hanno invitato a una delle loro celebrazioni, per restituirci in qualche modo l’ospitalità e per parlare ancora un po’ con noi.
Recentemente, abbiamo tenuto un Bat Mitzvah nella nostra casa (per una ragazza di 12 anni). Era una famiglia religiosa con circa 26 ospiti. La nonna era una disegnatrice di interni ed è rimasta affascinata dalla nostra casa ed ha voluto ritornare con degli amici. Ho una dolcissima cognata che lavora nella tecnologia ad Haifa che aveva bisogno di un luogo per un incontro di lavoro a Gerusalemme, così mi ha chiesto se potevano venire da noi per pranzo. Io ho preparato un pranzo speciale, come se fossero in vacanza. Era cosi speciale che mentre mangiavano, potevo parlare con loro. Un giovane è rimasto talmete toccato da sentirsi benedetto e privilegiato, e vuole tornare da noi con sua moglie.
Cari amici, non posso dirvi quanto è bello invitare le persone alla mia tavola e parlare mentre siamo insieme. C’è qualcosa di intimo e di speciale e questo apre i nostri cuori per l’ascolto di cio’ che deve essere detto. Come tutti sapete, stiamo soffrendo tutti per il terrorismo. Ma non sono solo gli ebrei a soffrire, anche gli arabi la cui economia è stata colpita dalla paura e ne soffre gli effetti. Un arabo lavora da me da circa dieci anni a momenti alterni. A causa della violenza, ha paura di venire da me e sono dovuta andare a prenderlo appena fuori Betlemme ( dove è vietato l’ingresso per gli ebrei). Ha lavorato nella casa per tre anni, e restava da noi. Gli ho spiegato che la condizione per venire a lavorare da noi è che deve studiare la Bibbia con noi. Così abbiamo iniziato a studiare tanto, specialmente il Vangelo di Matteo e poi abbiamo visto un film su Gesù in arabo. Un giorno, mi ha guardato con sorpresa dicendo: “non voglio essere musulmano! Sono nato musulmano, ma perché dovrei continuare ad esserlo! Ho visto che a volte è rimasto toccato nel suo cuore. Capisco quanto sia difficile per un musulmano, credere in qualcos’altro, perché la sua vita è in pericolo, convertirsi è una decisione difficile da prendere. Gli ho chiesto se crede che Gesù è il Figlio di Dio. Nell’Islam l’atto di fede piu’ importante è che Dio non puo’ avere un Figlio ed è proibito persino dirlo. Lui mi ha detto che se Gesù non è nato da uomo, allora deve essere Figlio di Dio. Nessun uomo lo ha generato. Era Dio e se Dio ha potuto fare cio’, allora è facile per Lui farlo Risorgere dai morti. L’ho guardato negli occhi ed ho potuto vedere una luce, così gli ho parlato di un’ottima chiesa araba a Beit Jalah, vicino Betlemme, e gli ho detto che se voleva, ci sarei andata con lui, ed ha accettato.
Un po’ di tempo fa ho incontrato un amica a Tel Aviv, che non vedevo da tanto tempo. E’ venuta con 2 amiche a casa mia ed ho condiviso la mia fede con loro. Dopo cena sono rimaste fino a tarda notte. Mi hanno invitato a venire a Tel Aviv per il venerdi’ per incontrare altri amici. Ovviamente sono stato felice di tutto cio’. Quando sono arrivata c’erano altre 8 persone con cui condividere. Ho potuto vedere quanto erano vuote le loro vite e come cercavano di riempire il vuoto del loro cuore. Siamo stati a parlare per 6 ore e poi li ho invitati alla congregazione di Asher a Tel Aviv. Come sono entrati nella sala, si sono sentiti in un altro mondo. Erano così felici, che li ho invitati a casa nostra per lo shabbat. Quando sono venuti hanno portato con loro altre due signore, cosi’ eravamo in 10. Ho cucinato cibo del Marocco e abbiamo trascorso un bel momento insieme.
Poi sono ritornati anche ad Hannukka ed erano in 15, mentre continuavano ad invitare altri amici. Ho parlato loro del senso vero della festa di Hannukka, della Luce e della connessione con la fede in Gesù. Cari amici, prego che voi abbiate una festa gioiosa. Sia che celebrate Hannukka che il Natale, la cosa piu’ importante è celebrare Gesù. Voglio benedirvi con un fruttuoso anno nuovo colmo di appuntamenti Divini, Luce, Pace e successo in tutto il lavoro che avete tra le mani.
Possa il Signore Yeshua essere la luce che non si tiene mai nascosta. Possa Lui rivelare la Sua Luce a tutte le persone che entrano nella vostra vita. Possa il Signore benedirvi da Gerusalemme. Con l’ amore senza fine del Messia Yeshua
Rachel e Gilad
Per amore di Sion non resterò in silenzio e per amore di Gerusalemme non tacerò, finche la sua Giustizia non sorga come la luce e la sua salvezza come una torcia che arde.
Isaia 62,1
Traduzione Anna M. Sedda