Non accogliamo il papa per discutere di teologia. Ogni sistema è autonomo, la fede non è oggetto di scambio e di trattativa politica”. Sono parole che il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha detto al papa in visita alla sinagoga, domenica 17 gennaio. Ha accettato il papa questa dichiarata intenzione del rabbino? Evidentemente no. Il semplice fatto che per indicare gli ebrei abbia usato un’espressione carica di implicita teologia come “fratelli maggiori”, nonostante gli fosse stato detto in anticipo che questa dizione non era gradita agli ebrei, fa capire che il papa ha semplicemente disatteso questo desiderio chiaramente espresso…….
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