ECI accoglie con soddisfazione il riavvicinamento tra l’Unione Europea ed Israele, ma mette in guardia sull’estremismo religioso che alimenta nuovi appelli per boicottare Israele

Bruxelles, 10 marzo 2016 – ECI ha annunciato, giovedì, che la prossima conferenza programmatica si terrà a Bruxelles, il 21 aprile prossimo. Lo scopo della conferenza è quello di promuovere una maggiore cooperazione tra UE ed Israele, in un momento in cui entrambe le parti stanno cercando di ricostruire delle relazioni dopo un periodo negativo di conflitto diplomatico. Tali relazioni hanno conosciuto il loro punto peggiore della storia nel novembre 2015, dopo l’emanazione delle “linee guida sull’etichettatura dei prodotti israeliani provenienti dai territori amministrati da Israele sin dal 1967”. Tali direttive sono state rifiutate dal Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, che le ha definite “contro produttive” in quanto portano all’aumento della disoccupazione tra i palestinesi

Nello scorso febbraio l’alto rappresentante dell’UE, Federica Mogherini, ha chiamato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per dare una soluzione alle differenze ed alle tensioni causate dalle direttive emanate ed ha dichiarato che la UE cerca relazioni più strette e positive con Israele. La Mogherini ha inoltre chiarito che le linee guida sull’etichettatura sono senza pregiudizi e che non influiranno in alcun modo sui futuri confini, definiti negli accordi di pace, realizzabili solo con negoziati diretti tra le due parti. Ha anche affermato che l’UE si oppone al boicottaggio di Israele, facendo così eco ad un’affermazione simile fatta dal governo britannico, dall’alta corte francese così come quella del parlamento canadese, il mese scorso, esprimenti la disapprovazione degli inviti a boicottare nuovamente Israele.

In una dichiarazione dello scorso giovedì, il direttore e fondatore di ECI Tomas Sandell ha applaudito all’iniziativa della UE per ristabilire le relazioni con Israele ed alla guida morale del primo ministro britannico David Cameron insieme ad altri leader europei che hanno pubblicamente parlato contro il movimento BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni) ed il suo appello a boicottare Israele. Sandell ha aggiunto: “Nello stesso tempo le organizzazioni estremiste politiche e religiose nel mondo continuano a demonizzare Israele ed invocano nuovamente il boicottaggio, separando ulteriormente i palestinesi dagli israeliani invece di riavvicinarli attraverso progetti condivisi ed una più stretta cooperazione”.

All’inizio della settimana passata, in un vertice straordinario con i 57 membri della Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC) è stato lanciato un appello all’intensificazione della guerra economica contro Israele. Intanto a Betlemme, città situata nei territori palestinesi, si è tenuta una conferenza dal titolo “Cristo al posto di blocco”, anch’essa con l’intento di delegittimare lo stato ebraico. Il titolo fa appello al falso concetto che vuole un Gesù palestinese e che vede Israele come la potenza di occupazione romana esistente ai tempi di Gesù. Il leader palestinese Mahmoud Abbas ha presentato la stessa storia fasulla quando gli è stato chiesto se ci fosse mai stato un tempio a Gerusalemme, ed ha spesso dichiarato il bisogno di de-giudaizzare Gerusalemme, dichiarando apertamente che non potrà esserci neppure un ebreo in un futuro stato indipendente palestinese. “È deprecabile che i leader politici e religiosi abusino della religione e modifichino la storia perché si adatti ai loro programmi politici” ha detto Sandell. Questo fa deliberatamente parte della strategia per delegittimare lo stato ebraico, invece di affermare il diritto del popolo ebraico di vivere nella terra che è appartenuta loro sino dai tempi antichi, fianco a fianco con i loro vicini arabi. Sia le organizzazioni islamiche sia i gruppi cristiani della sinistra radicale hanno lavorato indefessamente per anni al fine di boicottare Israele ed applicare sanzioni, come quelle di disinvestire i propri fondi pensione dalle compagnie che sono attive in Israele. Sandell ha aggiunto: “I cristiani, in particolare, farebbero bene a riflettere su quali sono state le relazioni tra ebrei e cristiani negli ultimi 100 anni. La storia ci insegna che quello che inizia in modo innocente, come l’etichettatura dei prodotti ebraici per difendere i consumatori, si trasforma presto nella violenza e nei pogrom”.

Inoltre, è evidente che l’aggressiva campagna anti-Israele in Europa ha portato alla violenza indiscriminata contro gli ebrei europei che, ora, stanno abbandonando numerosi il continente. La crescita dell’antisemitismo in Europa ed il senso di insicurezza rilevato dalle comunità ebraiche ha spinto leader della UE come il vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans ad affermare che “se non c’è futuro per gli ebrei in Europa, allora non c’è futuro neppure per l’Europa”. ECI gioisce per il crescente giudizio negativo proveniente da leader dell’UE contro il movimento BDS e per il loro desiderio di avere una relazione più stretta con Israele. ECI loda anche la Chiesa Anglicana britannica per aver bandito tutti i prelati che hanno diffuso messaggi antisemitici attraverso i mezzi di comunicazione. Lo scorso anno, al reverendo Stephen Sizer della Christ Church di Virginia Water in Surrey, in Inghilterra, è stato proibito di usare i social media o di appoggiare le campagne contro Israele, dopo aver diffuso ripetutamente materiale antisemitico, accusando Israele di essere dietro all’attacco terroristico dell’11 settembre 2001. Questo reverendo Sizer, che si è incontrato con i leader dell’organizzazione terroristica Hezbollah e con quelli del regime iraniano, è spesso un oratore alla conferenza di Betlemme “Cristo la posto di blocco”. ECI è stata fondata a Bruxelles nel 2003 come un’iniziativa Cristiana per fronteggiare la crescita dell’antisemitismo in Europa. Oggi, ECI lavora insieme ad una gran numero di organizzazioni e gruppi cristiani per favorire buone relazioni tra Europa ed Israele e per fronteggiare l’ultima espressione di antisemitismo, che include l’appello al boicottaggio ed all’isolamento di Israele oltre che la demonizzazione dello stato ebraico. La conferenza programmatica annuale di ECI si terrà a Bruxelles il 21 aprile 2016.