Cronaca di Paolo Salom, analisi di Guido Olimpio
Molti giovani, la Tel Aviv più trendy, tavolini all’aperto, le stelle che si intravedono dalle vetrate del popolare centro commerciale Sarona, un insieme di locali alla moda, negozi e ristoranti ben frequentati a un passo dal Kirya, il quartier generale del ministero della Difesa e di Tsahal, l’esercito di Israele. Intorno alle 21 e 30 (le 20 e 30 in Italia) l’aria di una calda serata estiva è stata improvvisamente attraversata da raffiche di colpi in sequenza. «Sparavano in tutte le direzioni — ha raccontato una ragazza —, mi sono buttata a terra, poi ho visto un terrorista avanzare nella mia direzione. Allora sono entrata in una farmacia e mi sono nascosta dietro il bancone». Il fuggi fuggi è stato immediato. Ma nel giro di un minuto, i proiettili esplosi da armi modificate avevano già colpito dieci persone: tre moriranno al loro arrivo in ospedale, un’altra ha perso la vita poco dopo, altre sono in gravi condizioni.
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