Mail di preghiera e informazione della amzi associazione per la testimonianza messianica a Israele
amzi, 28 luglio 2016
1. Bibbie in due lingue
2. Campo estivo
3. Intervento divino
4. Nuovi inizi
5. Link della settimana
1. Bibbie in due lingue
Victor Kalisher, Società biblica israeliana, Gerusalemme
Negli anni scorsi abbiamo pubblicato alcune Bibbie in due lingue, l’ultima in francese ed ebraico. Molti immigrati francofoni sono aperti e riconoscenti. Qui un esempio di una nostra campagna a Tel Aviv. Una giovane donna si è avvicinata al banco su cui c’erano varie Bibbie e opuscoli e si è messa a sfogliare la Bibbia franco-ebraica. Le ho chiesto se venisse dalla Francia e lei ha annuito. „Sono contento che sia immigrata in Israele“, ho osservato. „Dimostra che la Parola di Dio è vera perché Dio ha promesso di raccogliere nuovamente il suo popolo e questo sta succedendo sotto i nostri occhi. Lo sa che Dio ci ha portati qui con una meta? Vuole rivelarsi a noi, come sta scritto in Zaccaria 12:10. Lei lo crede?“ La donna ha risposto: „Sì, lo so.“ Perciò ho aggiunto: „In questo caso la Bibbia che ha in mano sarà una benedizione per lei. Essa contiene l’Antico e il Nuovo Testamento, le profezie riguardanti il Messia e la loro realizzazione. Vorrei regalargliela. La vuole?“ La giovane donna ha accettato con gioia e mi ha ringraziato. Ho ringraziato Dio per l’atteggiamento aperto della donna e prego che possa riconoscere il Messia nella Parola di Dio.
2. Campo estivo
Munir Kakish, Comunità evangelica, Ramallah
L’eccitante campo estivo, durato tre settimane, è finito. La maggior parte dei bambini che ha partecipato al campo proviene da famiglie cristiane tradizionali ma che non hanno necessariamente una fede vivente in Cristo. Quest’anno c’erano anche alcuni nuovi bambini provenienti da famiglie non cristiane. Nel nostro ambiente è molto insolito che i musulmani permettano ai loro figli di entrare in una chiesa, tanto meno di partecipare a un „campo biblico“. Dio però ha permesso che alcune famiglie musulmane e commercianti del nostro vicinato siano ben disposti nei nostri confronti dopo averci osservato per anni. Siamo felici di aver potuto raccontare ai bambini dell’amore di Dio dimostrato con la morte e la risurrezione di suo Figlio. Alcuni hanno sentito questo messaggio per la prima volta. Siamo riconoscenti a Dio che, grazie all’impegno amorevole dei nostri collaboratori, abbiamo potuto collegare questo messaggio con esperienze piacevoli che i bambini non dimenticheranno facilmente. Due bambine sono tornate a casa e hanno raccontato: „Mamma, la loro religione è migliore della nostra. Possiamo andare da loro da ora in poi?“ Preghiamo che Dio continui a operare nella vita di questi bambini.
3. Intervento divino
Comunità messianica Chasdei Jeschua, Arad
Hussain è un beduino che è giunto alla fede in Jeshua qualche tempo fa e che da allora frequenta la nostra comunità. Musa è un suo buon amico che ancora non crede in Jeshua. È venuto in chiesa alcune volte ma non ha mostrato grande interesse. Non aveva nulla contro la nuova fede di Hussain e, nonostante riconoscesse che la vita di Hussain era cambiata in meglio, non sentiva il desiderio di conoscere Jeshua. Poi è stato coinvolto in un grave incidente nelle nostre vicinanze. I testimoni oculari sono rimasti sorpresi che fosse sopravvissuto alla violenta collisione. È stato portato nel reparto di rianimazione dell’ospedale e quando ha ripreso i sensi non ha voluto vedere nessuno eccetto Hussain, né i suoi famigliari né l’Imam (insegnante islamico). Hussain ha chiesto alla nostra comunità di pregare per Musa. Lui stesso ha pregato per lui nel reparto di rianimazione. Quando Musa ha aperto gli occhi e gli ha chiesto che cosa stesse facendo, Hussain gli ha risposto: „Sto pregando per te nel nome di Jeshua!“ Sorprendentemente Musa non è soltanto sopravvissuto ma è stato dimesso dall’ospedale molto prima del previsto. Passerà ancora del tempo finché tutte le ferite saranno guarite ma durante il nostro ultimo incontro Hussain ha raccontato che Musa sta riflettendo seriamente su Jeshua. Pregate per la guarigione completa di Musa e per la sua salvezza.
4. Nuovi inizi
Centro di riabilitazione per tossicodipendenti Beth HaJeshua, Gerusalemme/ Al momento cinque uomini stanno frequentando la prima e la seconda parte del programma di riabilitazione. Fra i nuovi c’è Genadi che si è drogato per quattordici anni e che per molti anni ha finanziato la sua dipendenza con mezzi criminali. Ha riconosciuto Jeshua come Messia nel nostro centro e l’ha accettato come suo Signore. Dopo cinque mesi ha ottenuto un posto di lavoro ed è stato felicissimo quando ha ricevuto la sua prima busta paga – la prima in tutta la sua vita! Anche Pavel è arrivato da noi di recente. Abbiamo poi scoperto la polizia lo stava cercando con un mandato di cattura. Dato che curiamo una buona collaborazione con la polizia, l’abbiamo informata della presenza di Pavel e lui è stato arrestato. Nel breve tempo che aveva trascorso da noi aveva già affidato la sua vita a Jeshua e così in carcere ha raccontato di lui agli altri, tanto detenuti quanto poliziotti. Dio ha permesso che Pavel sia stato rilasciato in cambio di una piccola cauzione e affidato alla cura del Beth HaJeschua. Qui ha occasione di crescere nella fede.
5. Link della settimana
La faccia pacifica di Gerusalemme