Ringraziando la nostra associata Laura Calasso segnaliamo questa iniziativa quanto mai importante!

In merito alla decisione dell’Unesco di disconoscere il Muro del Pianto come luogo di appartenenza degli Ebrei, Vi giro la mail che ho inviato all’ambasciatrice Lomonaco con copia al Gabinetto del Ministro Gentiloni e al Premier Renzi. Sentitevi liberi di affollare la scrivania di questa signora che quanto a storia è ignorante e superficiale…e pericolosa.

Grazie Anche se dubito che qualche solerte e zelante segretaria farà pervenire questa mail sulla sua scrivania, provo lo stesso (la speranza è l’ultima a morire) a manifestarle la mia personale disapprovazione e formale protesta a farmi rappresentare, quale cittadina italiana, da persone impreparate, ignoranti, superficiali e qualunquiste come lei ha dimostrato di essere su una decisione che considero di fondamentale importanza per i già precari equilibri della politica medio orientale in corso, in un periodo storico in cui evidenti rigurgiti antisemiti stanno diventando una drammatica realtà. Essere “ambasciatore” significa parlare a nome di qualcuno, rispettandone e, possibilmente, condividendone i principi e i valori fondamentali.

Essere “ambasciatore” non significa conoscere tutto ma approfondire gli argomenti e le tematiche che di volta in volta si presentano all’esame per essere coerenti e conoscitori della verità, della cultura e della storia. Votando l’astensione dell’Italia, assieme ad altri 26 paesi scellerati, lei ha dimostrato di non essere preparata al voto, permettendo così che una decisione drammatica, antistorica, antisemita, anticristiana, negazionista e molto pericolosa acquisisse la maggioranza. Cancellando i siti storici di un popolo se ne cancellano automaticamente la storia e il diritto ad esistere. L’Unesco ha eliminato, grazie al suo voto, più di 3000 anni di storia ebraica, i luoghi santi che sono da sempre l’essenza del Popolo di Israele sono stati spazzati via e consegnati agli arabi che non hanno su di essi nessun diritto storico, religioso e politico. La ritengo responsabile di questa aberrante decisione perché probabilmente non si rende neanche conto del danno che ha portato all’immagine dell’Italia, che sta cercando di riscattarsi e prendere le distanze dagli obbrobri delle leggi razziali, quando si preferiva voltare la faccia da un’altra parte quando si leggeva sulle vetrine dei negozi “fuori i cani e gli ebrei”.

Lei ha fatto proprio questo con il suo “non voto”: voltare la faccia da un’altra parte facendo finta di non vedere….aprendo uno scenario che se nel passato ha portato alla Shoah, è difficile ma non impossibile prevedere a cosa porterà. Una “tirata d’orecchie” l’ha ricevuta anche dal Premier Renzi che proprio oggi ha DISAPPROVATO la decisione dell’Unesco e quindi indirettamente anche il suo operato di ambasciatrice. Meno male che qualcuno la storia la conosce e prende una posizione, ma il danno purtroppo è fatto. Per approfondire l’argomento “Muro del Pianto” la invito a leggere un libro, il più venduto al mondo che non farà fatica a trovare: si tratta della Bibbia, così capirà cos’è il “muro del Pianto” perché lo hanno chiamato così e se le avanza tempo vada a Gerusalemme e con una buona guida ebraica scenda nel tunnel al di sotto del Muro del Pianto e “legga” la storia, quella vera. Per conoscere la verità bisogna scavare molto in profondità. Scavi a mani nude se necessario, ma scavi. Buon lavoro !