Ban Ki-moon: le Nazioni Unite hanno accusato Israele in modo sproporzionato

New York, 19 dicembre 2016 – La Coalizione Europea per Israele ha celebrato il 25° anniversario della revoca dell’infame risoluzione 3379 dell’ Assemblea generale dell’ONU che definiva il sionismo come una forma di razzismo. Contemporaneamente, il segretario uscente Ban Ki-moon, nella sua conferenza stampa finale, ha ufficialmente ammesso che l’ONU è stata contro Israele in un modo sproporzionato.

Il direttore e fondatore di ECI Tomas Sandell insieme al direttore di ECI presso l’ONU Gregory Lafitte sono stati ufficialmente invitati al concerto d’addio per il segretario Ban Ki-moon e per il vice Jan Eliasson, la scorsa settimana, nel quartier generale di New York. Precedentemente, nella stessa settimana, l’ex primo ministro portoghese António Guterres giurava come nuovo segretario generale. In un colloquio privato, l’ex vice segretario Eliasson ha ringraziato ECI ed il Forum per la Diplomazia Culturale per l’importante lavoro svolto all’ONU ed ha evidenziato la necessità di nuove forme di diplomazia in un mondo di continui conflitti. In una lettera personale a Ban ki-moon ECI ha ringraziato l’ex segretario generale per il suo sostegno nel rendere lo Yom Kippur una festività ufficiale e stabile alle Nazioni Unite. Il popolo ebraico dopo 67 anni di permanenza all’ONU ha una sua festività riconosciuta. Nella sua ultima conferenza stampa di venerdì, Ban Ki-moon ha apertamente ammesso che Israele non è stata correttamente trattata nell’ONU, facendo eco ai sentimenti di questi anni di ECI e di altre organizzazioni pro – Israele. Il suo supporto al lavoro del Forum per la Cultura Diplomatica ha reso l’ONU un posto migliore e solido per Israele. L’ex segretario generale aveva partecipato attivamente alla cerimonia organizzata da ECI del Taschliknel Giardino delle Rose, nell’ottobre del 2015 era stato rappresentato dal sottosegretario Cristina Gallach alla prima cena pasquale che si sia mai svolta alle Nazioni Unite, nell’aprile del 2016. Il 14 ottobre l’ufficio del segretario generale ha ricevuto ECI per celebrare il primo anno dal riconoscimento dello Yom Kippur. In una lettera privata indirizzata ad ECI, il segretario ha definito il lavoro del Forum “molto importante”. In un’altra lettera destinata ai rappresentanti permanenti dei 111 stati membri che hanno votato per la revoca della risoluzione 3379 del 16 dicembre 1991, Sandell e Lafitte hanno ricordato l’importanza dell’affermare il diritto all’autodeterminazione degli ebrei in un tempo di crescente antisemitismo e tentativi di boicottaggio. “In un tempo in cui il linguaggio sobillante dell’infame risoluzione 3379, dal 1975 sta nuovamente sorgendo nei campus universitari in Europa e nel mondo, è importante che l’Assemblea Generale dell’ONU mantenga il suo impegno verso il popolo ebraico e non entri in nuove forme di antisemitismo e non ricicli le antiche menzogne usate nella risoluzione del 1975” dice la lettera. Comunque, il 16 dicembre del 1991 rappresentò un punto di svolta della storia dell’ONU allorché una netta maggioranza di stati membri decise di stare dalla parte giusta, distanziandosi dal linguaggio sobillatore che incoraggiava l’odio per Israele, già dal 1975. La lettera di ECI evidenzia che non è il sionismo la causa dell’antisemitismo, come dichiarato dai critici di Israele, ma piuttosto la risposta a questo odioso fenomeno. Affermando il diritto del popolo ebraico all’autodeterminazione, loro diventano responsabili del proprio destino, come qualsiasi altro popolo. Se fosse successo nel 1939, come promesso dal Mandato per la Palestina, la storia avrebbe preso un altro corso ed oggi sarebbero molti di più gli ebrei vivi. La lettera conclude in questo modo: “L’anno prossimo ricordiamo il 120° anniversario del primo congresso sionista di Basilea; pensiamo che lo stato ebraico sia qualcosa che meriti di essere celebrato dall’intera comunità internazionale”.

EC4I