Di Fiamma Nirenstein
Dopo lo stupefacente successo di pochi giorni fa all’ONU con la supervisione oculata di Obama, è difficile sottrarsi alla sensazione che la visita di Abu Mazen da Papa Francesco sulla strada per Parigi dove partecipa oggi alla Conferenza voluta dal presidente Hollande cui sono invitati più di 70 ministri degli Este ri all’evidente scopo di mettere Israele all’angolo, non sia parte della medesima passeggiata trionfale per cui si sono mobilitati molti leader occidentali: perché per quanto si sventolino le bandiere della pace e della lotta al terrorismo, un’occhiata anche superficiale alla politica di Abu Mazen rende molto difficile pensare che Papa Francesco possa credere, se ha dei consiglieri informati, di avere abbracciato ieri l’uomo della pace in Medio Oriente.
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