Intervento di Rav Giuseppe Laras
Pubblichiamo qui di seguito l’intervento di Rav Giuseppe Laras per la visita dell’Arcivescovo Angelo Scola, il 17 gennaio: non potendo partecipare di persona, il discorso di rav Laras è stato letto da Roberto Jarach, Vice Presidente del Memoriale per la Shoah.
Esistono molte tentazioni -più o meno subdole, più o meno sanguigne-, e cedervi può ben accadere. Lo sperimentiamo tutti. Tutti possiamo cedere alla tentazione di ritenere il dialogo ebraico-cristiano irrilevante, dato che coinvolge pochi interpreti, le cui fila sono rese sempre più esigue da frizioni intestine; ricerca di un “posto al sole”; provvedimenti improvvidi da parte di persone di cui si vorrebbe potersi fidare, spesso presentati sottoforma di “aperture”; età media altissima dei partecipanti; presunti intellettuali lontani dal reale e dalla concretezza, noiosi e autoreferenziali. Che dire poi del fatto che in tutte queste nostre iniziative manchino i giovani -e i giovani reali, quelli che sosterranno le nostre comunità e la vita culturale, politica ed economica del Paese nel futuro-? Senza giovani non si va da nessuna parte, siamo condannati! E la nostra società, appunto, a causa di pessime filosofie, che si sono insinuate nelle ultime decadi, è invecchiata. Tutto ciò sta portando e porterà ancora tanto male e si sta abbattendo come una scure sia sulle Chiese che sulle Comunità Ebraiche in Occidente.
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