Cari amici e partner,
la primavera è finalmente arrivata in Israele e con una rinnovata speranza e un maggior vigore per l’opera del Signore per la salvezza di Israele. Ci sentiamo benedetti di avere l’onore di servire un Dio potente e di proclamare la Buona Notizia a tutti coloro che incontriamo nella nostra strada. Sono spesso meravigliata su chi e come Dio userà, per attirare le persone verso di noi, per poter condividere l’evangelo con loro.
Il nostro cane Netz è stato usato spesso dal Signore, che ormai lo consideriamo parte del nostro ministero. Netz significa fioritura in ebraico e molte volte è lui a portarci persone che cercano la verità, per poter ricevere l’acqua viva che li farà fiorire. Molte persone che normalmente non parlerebbero con un estraneo per la strada, si ferma per salutare Netz con una parola o una carezza sulla testa. Da questo breve gesto, sono nate tante buone conversazioni, come inizio di nuove relazioni umane. Un giorno dello scorso mese, stavamo passeggiando con Netz in una strada di Ein Kerem, di lato ad una famosa chiesa che è stata costruita in onore di Maria, che prendeva l’acqua dalla fontana locale mentre visitava sua cugina Elisabetta in questa città. Quel giorno abbiamo incontrato un gruppo di israeliani in tour in città, entrare in chiesa. Molti di loro erano religiosi e non sono entrati in quanto per loro è proibito, così gli ho fatto qualche domanda a riguardo, cioè perché non potevano entrare in una chiesa. Mi è sembrato un appuntamento divino, così gli ho chiesto di seguirmi e gli avrei mostrato un luogo di enorme interesse, del quale potevo raccontare loro la storia. Così hanno iniziato a camminare verso casa nostra. Per strada gli ho parlato di Ein Karem e come si pensa che sia il villaggio dove è vissuto Giovanni il Battista. Ho detto loro che di fatto Giovanni aveva un nome ebraico Yohanan e che era un ebreo. Gli ho spiegato che provengo dalla famiglia del rabbino Kabbetz (famoso per aver scritto il libro ebraico del sedur, il libro di preghiera). I loro occhi si sono spalancati e mi hanno detto di sentirsi privilegiati ad avermi incontrato. Io gli ho detto che l’onore non era per me e neppure per il rabbi, e gli avrei spiegato il perché. Ora le loro orecchie erano aperte per sentire ciò’ che stavo per dirgli. Ho riferito loro che ho ricevuto la Rivelazione che Yeshua è il Messia. Con queste parole, pensavo di vederli andare via, e invece sono venuti a vedere la casa. Ho detto loro della vision che ho avuto di costruire questa casa in uno stile simile a quello di quel tempo, il tempo di Yeshua e di come condivido la Parola di Dio qui, nella sala sotterranea. Ero sicura che a questo punti sarebbero corsi via, ma mi dissero semplicemente: “come puoi credere in Yeshua ed essere parente del rabbino Kabbetz?” Allora ho spiegato loro la differenza tra il giudaismo biblico e il giudaismo rabbinico. Gilad e io gli abbiamo spiegato che c’è differenza anche tra Messianici e Cattolici nella chiesa che a loro era proibito entrare. Gilad era un cattolico e ha creduto che Yeshua era il Messia e che il Dio di Israele è il vero Dio. Da questa rinascita la sua vita è cambiata drasticamente.
La Bibbia dell’Antico Testamento era un libro sacro dal quale Yeshua insegnava ai suoi discepoli. Non esisteva il Nuovo Testamento a quei tempi. Ero stupita che erano ancora là presenti,che ascoltavano a cio’ che Gilad diceva e persino che avessero chiamato la loro guida per dirgli di aver visto qualcosa di più interessante della chiesa. Mentre andavano via, uno di loro ci ha chiesto se poteva ritornare con la famiglia, per incontrarci. Ha voluto persino partecipare allo Shabat con noi, visto che abitava vicino, tanto da poter venire da noi a piedi, visto che non viaggiano per lo Shabat.
So di averli provocati a pensare, riguardo a ciò che gli avevo detto. Amavano Gilad che è un gentile ma l’amore che emana ha vinto sui loro cuori, e quando ha servito loro il tè marocchino, erano felici di essere serviti da lui. Pregate per la loro salvezza.
Ho ancora tanto da dirvi ma per ora ho deciso di fermarmi qui’, e scrivervi presto un’altra volta.
Nel frattempo vi chiedo di pregare per i miei propositi personali, qualcosa che rende il mio cuore pesante. Mia nipote Ophir soffre di OCD (disordine compulsivo ossessivo) e di recente è peggiorata al punto da non poter uscire da casa. Ha solo 17 anni e abbiamo paura per la sua vita. Deve indossare dei guanti per non essere contaminata, mangia solo vitamine ed è diventata magrissima. Il mio povero figlio Chaim ha tanta di quella paura, che non vuole andare a lavorare, per prendersi cura di lei. Ho paura per entrambi. Perfino mia nuora Ephrat, che non crede ed è contraria alla mia fede, mi ha chiesto di chiedere preghiere per la sua famiglia. Vi avevo parlato di lei in precedenza, e di suo fratello che si è suicidato dopo aver speso 3 mesi a casa nostra e aver ricevuto il Signore; fatto del quale mi incolpa personalmente. Lei pratica New Age e magia e crede allo spirito di menzogna. Anche lo psichiatra che la segue, pensa che mio figlio debba divorziare da lei, ma so che non è la volontà di Dio e prego che da questo grande problema, riescano a riuscire a incontrare Yeshua come Signore e Salvatore.
Vi chiedo di pregare per loro. Vi ringrazio cari amici per il vostro amore e supporto; voi siete una parte vitale del nostro ministero e apprezzo le vostre preghiere per noi, che sono molto importanti.
Voglio terminare questa lettera con una benedizione in questa bellissima giornata di privare, con una frase del profeta Osea 6,3: “Venite ritorniamo al Signore, Egli ci ha straziato ed Egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed Egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla Sua presenza.
Affrettiamoci a conoscere il Signore, la Sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra.”
Con l’amore indiviso del nostro Messia Yeshua
Rachel e Gilad
Taduzione di Anna M. Sedda