Il XVI° Raduno Nazionale EDIPI del 2 e 3 giugno di Milano sarà incentrato su due eventi paticolarmente interessanti e di assoluta novità.

Presenterà infatti i fautori del Movimento Messianico Globale Shimon Pozdirca e Oleg Shcherbakov e in anteprima il libro sulla biografia di Joseph Rabinowitz. Quest’ultimo libro parla di un ebreo russo che nel 1882 fece un viaggio a Gerusalemme per capire se fosse possibile fare un insediamento degli ebrei che si trovavano esposti ai pogrom zaristi in Bessaravia (l’attuale Moldova). Deluso per non aver visto la possibilità di realizzare il suo progetto se ne tornò in Russia però con una ritrovata fede: Gesù è il fratello degli ebrei ed è il Messia.

Durante l’ultimo periodo del 19° secolo, Joseph Rabinowitz e il movimento messianico che dirigeva, denominato “Israeliti del Nuovo Patto”, divennero noti a tutti coloro che in quel periodo erano interessati ad argomenti concernenti Gesù ed Israele. Dalla sua morte, avvenuta nel 1899, l’interesse per lui declinò, anche se non è stato completamente dimenticato; più recentemente viene citato nelle biografie dei primi credenti ebrei in Gesù (T.Hess: Sons of Abraham – 2003), ritraendolo però in maniera approssimata, senza particolari critiche o imparzialità.

Questo libro ne rende giustizia recuperando fatti e vicende storiche poco conosciute che a buon diritto possono far definire Rabinowitz “Il Theodor Herzl del Movimento Messianico”. In una sua dichiarazione del 1888 affermava con passione: “ho due soggetti che mi assorbono interamente: uno è il Signore Gesù Cristo, l’altro è Israele”. In questa equivalenza possiamo spiegare meglio anche il successo di quanti facevano un’aliyah spirituale tornado a Gesù/Yeshuà il Messia di Israele e quanti invece in quel periodo ritornavano realmente in Terra di Israele facendo appunto aliyah.

In quegli anni la sua congregazione annoverava più di trecento ebrei messianici ma contemporaneamente sappiamo dal carteggio epistolare del f.llo evangelico Carlo Antonio Zanini con il rabbino di Mantova, Marco Mortara che nella Palestina di allora c’erano oltre 500 ebrei messianici (R.E Diprose: Israel and the Church – edizione inglese – 2000 alla pagina 176).

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