Dopo aver atteso con ansia le date stabilite per la realizzazione dell’evento, finalmente giorno dopo giorno, il 2 e il 3 giugno 2017 sono arrivati e così il tanto sospirato XVI° Raduno Nazionale di EDIPI- Evangelici d’Italia per Israele ha potuto aver seguito riempiendo come sempre il cuore dei partecipanti di ricche ed abbondanti emozioni e benedizioni. L’incontro si è tenuto a Milano negli accoglienti locali della Chiesa Apostolica di via Adige, 11, zona Porta Romana, curata da fr.llo Davide Dentico che ringraziamo per aver messo a disposizione locali e organizzazione, permettendo così di poter realizzare tutto l’incontro in una simpatica e funzionale cornice fraterna.
Il tema di quest’anno era “Il Movimento Messianico Globale” un tema che, attimo dopo attimo, si è rivelato estremamente interessante e profondo facendoci capire l’importanza di questo movimento considerato l’eredità spirituale di Joseph Rabinowitz (1837-1899) che è stato definito il Theodor Herzl del Movimento Messianico. Il programma, come sempre ben nutrito, prevedeva varie relazioni presentate da autorevoli rappresentanti del mondo Evangelico Italiano e Messianico internazionale quali: Shimon Pozdirca, rabbino messianico di Chiscinev (Moldavia) Oleg Shcherbahov, senior pastor di Nikolaev (Ukraine) Dr. Mark Surey, ebreo messianico di Londra (Gran Bretagna) Prof. Marcello Cicchese, direttore della newsletter Notizie di israele Past. Corrado Maggia, della Chiesa di Cristo Re a Biella Past. Ivan Basana, presidente EDIPI Senatore Lucio Malan Il gruppo canoro “L’Arpa di Davide” della Comunità di Cristo a Candiano (Torino)
Dopo la consueta presentazione dei relatori e del tema del raduno da parte del Pastore Ivan Basana Presidente EDIPI, e non prima di aver pregato per la protezione e la copertura dell’incontro da parte del pastore Davide Dentico, sul palco si sono quindi avvicendati in perfetta sequenza i vari relatori, portando il loro contributo personale di altissimo livello.
Il prof. Marcello Cicchese, relatore della prefazione del libro di Kai Kjoer Hansen, “ Joseph Rabinowitz” il Theodor Herzl del movimento messianico, ci ha presentato una ricca anteprima di questo interessantissimo libro, che racconta la storia di un ebreo che si è convertito a Cristo, una frase questa che così come riportato nella prefazione del libro, provoca immediatamente due reazioni di tipo opposto: di accoglienza gioiosa fra i cristiani e di repulsione disgustata fra gli ebrei. E’ questa la storia di una conversione avvenuta una sera al calar del sole proprio sul pendio del monte degli ulivi. Una storia di qualcuno che comprese che le sofferenze degli ebrei e la desolazione della Palestina erano dovute al loro persistente rigetto del Cristo. Il peso dunque che gravava su Rabinowitz non era costituito dai sui peccati personali ma dalla miseria, disperata condizione in cui si trovava il suo popolo in quel momento, il peccato dunque del suo popolo.
Il Senatore Lucio Malan, come sua consuetudine, non ha potuto mancare a questo appuntamento e nonostante il breve intervento dovuto i suoi incalzanti impegni al senato della Repubblica Italiana, ha tenuto a rimarcare il recente cambio di direzione dell’Italia in tema delle risoluzioni UNESCO sempre volte a boicottare Israele arrivando persino a cambiare il corso dettato dalla storia. Il nostro scopo non è solo per noi, dice il Senatore ma è per tutti, in quanto dobbiamo influenzare gli altri per rompere il muro che separa il mondo dalla Bibbia e da Gesù Cristo ed inoltre far sapere agli ebrei quanto siamo loro vicini per demolire mattone dopo mattone quell’odio verso Israele che ancora serpeggia nel mondo.
Il rabbino Shimon Pozdirca, relatore della introduzione del libro di Kai Kjoer Hansen, “ Joseph Rabinowitz” il Theodor Herzl del movimento messianico, nelle sessioni di venerdi 2 giugno e sabato 3 giugno 2017 ha approfondito l’importante ruolo di Joseph Rabinowitz pioniere della rinascita Messianica, una figura questa che come già detto, aveva un cuore ardente che non sopportava il dolore del suo popolo. In evidenza alcune riflessioni di Shimon Pozdirca quali: non c’è niente di più importante del parlare di Gesù al popolo ebraico, Cosa avremmo fatto noi al suo posto? essere discepoli non è una opzione per i credenti ma è l’unica opzione, noi siamo chiamati ad essere un unico corpo vivo se la chiesa comincerà a riflettere su Israele, Dio inizierà a farle rivelazioni Israele metterà alla prova le persone La chiesa e il movimento Messianico hanno bisogno uno dell’altro Ed in fine una dichiarazione decisamente forte del Conte Nicolaus Ludwig von Zinzendorf un riformatore religioso protestante del 1700 che dichiarò: “colui che non ama Israele non ha conosciuto Gesù !!”
Il Pastore Oleg Shcherbakov dopo una breve descrizione della sua vita ha dato risalto ai massacri degli ebrei in Ukraina e la nascita del Movimento messianico e la rivelazione di Dio alla chiesa. Il pastore Shcherbakov ribadisce il concetto che la chiave del risveglio della chiesa è nel Movimento Messianico e il risveglio Messianico è nella chiesa, come già detto anche in precedenza, uno ha bisogno dell’altro. In Atti 15:15/19 si dice:” Dopo queste cose io ricostruirò la tenda di Davide che è caduta e restaurerò le sue rovine e la rimetterò in piedi affinché il rimanente degli uomini e tutte le nazioni, su cui è invocato il mio nome, cerchino il Signore……”in Amos 9:11/12 si dice: “ Quel giorno io rialzerò la capanna di Davide che è caduta, ne riparerò i danni, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò com’era nei giorni antichi affinchè possegga il resto di Edom e tutte le nazioni sul quale è invocato il mio nome…”in sostanza quando la tenda di Davide verrà restaurata anche le chiese verranno restaurate e rifioriranno i cinque ministeri. Guardando ciò che succede agli ebrei oggi, possiamo comprendere il piano di Dio per il mondo intero.
Il dr. Mark Surey esordisce dicendo che guardando quello che succede ai nostri giorni, vede che stiamo vivendo il libro dell’Apocalisse, USA, Inghilterra e Italia stanno vivendo la stessa situazione solo che vede nell’Italia i presupposti di tenere accesa la luce su tutto lo scenario Europeo e non solo. Quello della Brexit è stato definito un atto di vanità. Se ci sentiamo speciali dimostriamo di essere orgogliosi e vanitosi, pieni di noi stessi e purtroppo la vanità e l’orgoglio non vanno d’accordo con la modestia, sentimento indispensabile per affidarci a Dio e non al nostro io. Purtroppo nella politica Inglese tra il petrolio degli arabi e le arance di Israele si è scelto il petrolio e il risultato si vede da come l’antisemitismo in Inghilterra si è moltiplicato velocemente in questi anni, al punto che molti ebrei non si sentono più sicuri e meditano di andare via. Se invece propendiamo per Israele Dio ci aiuterà.
Al Pastore Corrado Maggia è toccato analizzare in dettaglio quel versetto di Romani 1:16 che dice:” Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco” La priorità di Dio è dunque prima per il Giudeo e poi per il Gentile. Israele è la vera priorità di Dio. Egli ha stabilito tutte le alleanze solo con il popolo Ebreo. A loro era stato affidato il compito di portare la salvezza a noi e invece la situazione si è capovolta perché ora siamo noi che siamo chiamati a portare la salvezza a loro attraverso quel Gesù, nostro salvatore, che loro non hanno riconosciuto come Messia. Ma se la chiesa non comprende questo messaggio significa che non ha le idee chiare del passato e del futuro per capire meglio il presente, quel presente che ci chiama ad essere veri discepoli al servizio dell’Altissimo.
Durante le varie sessioni di studi si sono intervallati momenti musicali durante i quali di Il gruppo canoro “L’Arpa di Davide” della Comunità di Cristo a Candiano (Torino) ha presentato magistralmente un repertorio di canti ebraici che ha allietato e commosso tutti i partecipanti. Alla fine del primo giorno di conferenza, al calar del sole che da inizio allo Shabbat, il rabbino Shimon Pozdirca coadiuvato dalla moglie ha condiviso con tutti i presenti quel momento così particolare dove con l’accensione prima delle luci, la preghiera, la benedizione e lo spezzare del pane e bere il vino ogni Ebreo trascorre in famiglia un momento di comunione e di riflessione sulle benedizioni di Dio.
Curioso il fatto di versare il vino fino a farlo traboccare segno dell’abbondanza delle benedizioni di Dio e il significato dei due pani (challah) figura della manna che doveva essere raccolta per due giorni e quindi doppia benedizione. Per l’occasione sul tavolo erano invece finiti tre pani e quindi simpatica la reazione del rabbino Shimon che vedendoli li ha definiti tripla benedizione !! Con i consueti ringraziamenti e saluti a tutti i presenti da parte del pastore Ivan Basana si è concluso il raduno.
Gualtiero Magnifico