Caro Marcello, ieri riportavi l’articolo di Giordano Stabile sulla “Stampa” di Torino: l’ira di Abu Mazen “Noi a Gerusalemme prima degli Ebrei”, con il sottotitolo,”il leader dell’ANP: i palestinesi discendono dai cananei”. Tutto questo dipende oltre che dalle recenti decisioni dell’UNESCO, tendenti a cancellare qualsiasi riferimente alle radici ebraiche dell’area medio-orientale, anche per l’incoraggiamento dal successo del loro revisionismo storico e dal lavaggio di cervello del mondo con la GRANDE MENZOGNA di un popolo palestinese. Basandosi su quel mito, ora ,e proprio in concomitanza con il Giorno della Memoria, possono affermare di esse stati duplici vittime degli Ebrei: nella conquista di Canaan da parte degli Israeliti e di nuovo dagli Israeliani in tempi moderni. La conseguenza è la creazione del criminale ossimoro omologando gli ebrei di oggi ai nazisti di qualche decennio fa. C’è però un fatto che vorrei denunciare. Da troppo tempo circolano ancora Bibbie, anche di recentissima pubblicazione che riportano all’interno le cartine geografiche con la dicitura “La Palestina al tempo di Gesù”, per non parlare… “ai tempi di Abramo”. Tralascio di dilugarmi sul fatto che il termine Palestina è un nome coniato dai Romani nel 135 dC, per cancellare il nome di Israele, ma è grave che questo termine venga usato anche oggi con dei riferimenti decisamente sbagliati. Già qualche anno fa protestai con il Culto Evangelico delle domenica mattina alle 7:30 sul 1° programma della RAI nazionale che faceva riferimento al seminatore della famosa parabola evangelica, come fosse un contadino palestinese e in un’altra trasmissione definiva Maria, la madre di Gesù, una giovane palestinese. Se queste affermazioni circolano in ambienti cristiani, non dobbiamo stupirci se anche Arafat, in una vigilia di Natale, dichiarò che Gesù era un Palestinese. Mi piace concludere con quanto scrive Eli Hertz su “Questa terra è la mia terra”. “Le contaddizioni abbondano; i leader palestinesi affermano di discendere dai Cananei, dai Filistei, dai Gebusei e dai primi Cristiani. Si sono appropriati di Gesù, ignorando la sua ebraicità, proclamando al tempo stesso che gli Ebrei non sono mai stati un popolo e non hanno mai costruito templo santi a Gerusalemme”.