Shalom
mi e’ stato chiesto di scrivere, visto che sono qui al Sar El, una relazione su questo programma di volontariato.
Premetto che passato il primo step del/i viaggio/i in Israele, un ottimo modo di fare i primi approci con la radice ebraica e aiutare l’economia israeliana, bisogna andare oltre……
Uno dei tanti modi per andare oltre e’ proprio il volontariato. Attraverso il volontariato si ha modo prima di tutto di non spendere tanti soldi, (cosa poco importante per alcuni ma indispensabile per molti), conoscenza di luoghi non comuni ai turisti, usi e costumi di Israele.
Questo ci permette di essere testimoni oculari di quello che sono “fatti e vita” della vera Israele e confutare le notizie ingannatrici imposte dai media italiani/europei/mondiali, infine mostrare l’amore di Dio al Suo popolo.
Ci sono tanti programmi per fare volontariato, dalle organizzazioni cristiane riconosciute in Israele, assistenza ai sopravvisuti della Shoa, al servizio di volontario Sar-El presso esercito dello Stato di Israele (IDF o Tzahal).
Perche’ Sar El?
Personalmente dopo il mio primo viaggio turistico in Israele nel 2005 ho sentito subito la necessita’ oltre a pregare e donare economicamente ( Romani 15:27) anche di fare qualcosa di pratico. Dio ha subito easudito questa mia necessita. Sei mesi dopo dello stesso anno ho fatto l’usher all’ International Christian Embassy Jerusalem (ICEJ) durante il periodo piu’ bello che c’e in Israele a mio parere, Sukkot, Festa delle Capanne.
Esperienza meravigliosa essere in mezzo a 8.000 credenti che arrivano durante questo periodo per benedire, pregare e sostenere Israele. Esperienza che ho ripetuto anche l’anno successivo, questo tipo di volontariato mi dava modo di conoscere solo credenti provenienti da tutte le Nazioni, (anche quelle piu’ remote della terra come Tongo, Papa Guinea ecc), buona cosa questa solo che c’era poca conoscenza di ebrei o israeliani.
Ho incominciato a pregare affinche si aprisse un altra porta per poter fare volontariato al di fuori della cerchia delle denominazioni cristiane. La porta si e’ aperta nel 2011 quando sono venuta a conoscenza del Programma Sar-El.
Il programma di volontariato Sar El prese il suo via nel 1982 e fu iniziato dal generale di brigata Aharon Davidi, quando nel corso della guerra in Libano nel 1982 a causa della massiccia mobilitazione molti servizi per la popolazione civile e molti servizi per le forze armate compresi i raccolti dei singoli Kibbuz erano minacciati a causa della carenza di mano d’opera. Il generale David pubblicò quindi un appello negli Stati Uniti per cercare volontari che venissero a loro spese per assolvere alcuni dei compiti logistici dei riservisti in modo da poter congedare parte delle forze riserviste. Grazie all’appello del generale si trovarono in breve tempo oltre 600 volontari che assolsero i compiti dei riservisti. Da allora il programma è rimasto sempre attivo per richiesta degli stessi partecipanti
E’ un modo unico per i credenti dimostrare amore al Suo popolo e aiutarlo economicamente perche’ questo servizio per Israele è un risparmio economico, risparmio che Israele investe nell’Intelligence, cosa che per Israele significa Sopravvivenza.
Inoltre i riservisti risparmiano tempo e denaro. Senza l’aiuto dei volontari aumenterebbe per i riservisti il ltempo lontano dalla famiglia e dal lavoro con conseguenze negative anche economiche. .
Il programma non ha limiti di età, ha una durata di tre settimane che puoi prolungarsi fino ai tre mesi del visto turistico o anche in certi periodi a due settimane. In oltre si ha modo di fare gite gratuite, in luoghi non comuni ai turisti come scrivevo sopra, la sera ci sono delle attività varie come, nozioni lingua ebraica, storia, geografia, cultura, interventi di alcuni soldati ecc
Fin qui tutto ok ma sottolineo che bisogna avere un gran spirito di adattamento perché si vive nella base dalla domenica (inizio della settimana ebraica) al giovedì, con orari programmati, si divide la camerata da 4 a 10 persone. Non sempre capiterà di dormire in camere con i letti ma in container con brandine. Se è freddo non sempre il riscaldamento è funzionante o basta per riscaldarsi (esperienza sul Golan), i bagni e docce ci sono ma….. il cibo è giusto per la nutrizione quotidiana. Inoltre scontato il fatto che non si possa introdurre droghe nelle basi, non si può introdurre neanche alcolici. Non si parla di politica ne di religione.
Molto importante quest’ultima parte perché molti credenti arrivano con l’idea di evangelizzare i soldati, facendo proselitismo, conseguenza allontanamento dal programma e in certi casi anche espulsione dal paese. A questo punto qualcuno puo’ pensare ma come? Niente evangelizzazione? Vi posso assicurare che come citato allo scorso incontro a Torino dall’Apostolo Maggia, a volte dobbiamo imparare a testimoniare con la nostra presenza. Infatti con sapienza e discernimento, nella mia esperienza ho sempre avuto la possibilità di testimoniare chi è Yeshua per me.
Tutte le spese di viaggio dal paese di partenza fino in Israele è a carico del volontario inoltre bisogna pagare una quota di 100$ per chi va la prima volta e 60$ per chi ritorna dopo un anno. Per finire il week end (venerdì e sabato) si è liberi di andare dove si vuole. Di solito nelle Hall degli alberghi organizzano gite turistiche a partire da 50$ e se qualcuno si trovasse a corto di soldi c’e sempre il Beit Oded, ostello del soldato a Jaffo, vicinissimo alla spiaggia, dove si può stare gratuitamente. Due vie parallele al Beit Oded c’e una delle prime Kehilat (congragazione formata da ebrei messianici) nata in Israele, Beit Imanuel, dove si riuniscono due congragazioni una il venerdì sera e un altra il sabato mattina. Questo permette anche di conoscere gli ebrei messianici che vivono in Israele, e da cosa nasce cosa come nel mio caso, passo almeno tre mesi all’anno in Israele alternandomi tra programmi Sar El e visite ai fratelli messianici, pregando con loro e sostenendoli nei loro bisogni.
Yeshua vi benedica, per ulteriori info c’e il sito sar-el.org e per chi non avesse dimestichezza con l’ inglese e ha delle domande contattatemi annalisaedipi@gmail.com