Il Giornale, 28 marzo 2018 L’ultima notizia è insopportabile: a Parigi una donna ebra di 85 ann

i, Mireille Knoll, sopravvissuta alle deportazioni franco-naziste degli anni ’40, è stata uccisa a coltellate da un giovane musulmano che la donna conosceva da quando era piccolo. L’omicidio antisemita si affaccia inaspettato quando Ilan Halimi, un ragazzo parigino viene sequestrato nel 2006 da un gruppo di giovani islamici che in una casa della banlieue lo torturano a morte leggendo il Corano senza che la polizia cerchi nella direzione di un attacco antisemita. Anche adesso seguitano i tentennamenti, sembra, forse… L’ultimo attacco antisemita ha pochi giorni, un bambino di otto anni è stato preso a botte un mese fa a Sarcelles perché indossava una kippà; pochi giorni prima una quindicenne con la Stella di David al collo è stata sfigurata a coltellate; pochi giorni dopo a un ragazzino sono state tagliate le dita con una seghetta… L’anno scorso Sarah Halimi Attal è stata buttata dalla finestra da un uomo che gridava Allah hu Akbar. Negli ultimi anni ci sono stati una decina di attacchi mortali plurimi, il Museo ebraico di Bruxelles e i bambini uccisi alla scuola di Tolosa, l’Hypercasher… Ed è solo la Francia. Gli ebrei d’Europa, compresa l’Inghilterra e la Russia sono accerchiati, se ne vogliono andare, vedono che anche se alla fine, dopo molti tentennamenti, le leadership accettano l’idea che si tratta di attacchi antisemiti, pure nessuno ha voglia di fronteggiare il vecchio mostro, che è di sinistra come Corbyn, di destra come la Le Pen, islamico come gli immigrati. Continua a leggere u fiammanirentein.com