Analisi di Manfred Gerstenfeld (Traduzione di Angelo Pezzana)

Le relazioni tra Francia e Israele sono state per decenni ambivalenti e complesse. Tra le più rilevanti, quella dell’attuale governo francese, il cui comportamento sembra voler fare un occhio nero a Israele. Il presidente Emmanuel Macron è apparentemente un tipo nuovo di francese. Ha raggiunto la presidenza senza essere passato tra le file di un partito politico esistente. È un politico gentile e intelligente, con un’istruzione eccellente, una prospettiva internazionale, molte idee e buone relazioni pubbliche. Tuttavia, l’analisi deve concentrarsi sui fatti e non sulle parole. Un buon punto di partenza sono le reazioni francesi alla recenti violenze alla frontiera con Gaza. Quando il primo ministro israeliano Netanyahu ha incontrato Macron a Parigi ad aprile, il presidente francese gli ha detto che il trasferimento dell’ambasciata statunitense a Gerusalemme “ha causato la morte di molte persone e non ha fatto avanzare la pace”.

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