Anche quest’anno il viaggio istituzionale di EDIPI, finalizzato al sostegno delle congregazioni messianiche d’Israele, si è concluso con il brillante conseguimento degli scopi ed obbiettivi prefissatici.
In particolare abbiamo visitato quattro congregazioni messianiche:

– ad Ashdod curata dal pastore Israel Poctar in forte crescita giovanile
   con il progetto di un nuovo e spazioso locale per le riunioni;

– a Jaffa presso Beit Emmanuel dei coniugi David e Michaela Lazarus
   gemmellati con EDIPI fin dal 2005;

– a Gerusalemme da Menachem Kalisher nella più grande congregazione
   messianica della capitale d’Israele;

– a Ein Kerem nella suggestiva sede di Beit Netanel per incontrare
   Rachel dall’impareggiabile spirito evangelistico, gemellata pur essa
   con EDIPI dal 2010.

Ovviamente le visite alle congregazioni messianiche si sono intrecciate con le tappe di contenuti turistico-archeologico che hanno avuto come protagonista il famoso archeologo Dan Bahat.

Di rilievo la parte istituzionale che ha avuto inizialmente, nella visita all’Indipendence Hall di Tel Aviv, il momento più toccante, ricordando la data del 14 maggio 1948 cantado l’Hatikva tutti insieme.


FOTO n° 1: La sala dove Ben Gurion pronunciìò il discorso per la nascita dello Stato d’Israele.

La parte più importante di questo viaggio era comunque l’incontro con l’Ambasciatore d’Italia in Israele, al Villaggio Goldstein di Gerusalemme.
In questo posto c’è un importante college per giovani ebrei che vogliono fare l’Aliya; una volta terminati gli studi facendo il militare hanno automaticamente la cittadinanza israeliana. Tra le molte attività del college, c’è, di rilievo, quella musicale evidenziata da un importante Auditorium. Questo grande locale è intitolato a Luigi Einaudi.
A questo punto è bene ricordare che il futuro primo presidente della Repubblica Italiana, ricercato dai nazifascisti, fu salvato assieme a molti ebrei da un tenente degli alpini che dopo l’8 settembre del ’43 si diede alla cladestinità per salvare ebrei e perseguitati politici italiani attraverso valichi alpini con la Svizzera che solo lui conosceva. In un ultimo tentativo purtroppo fu sorpreso da una tempesta di neve trovando la morte per congelamento in una grotta.
Questo eroe, sconosciuto ai più, era Ettore Castiglioni e abbiamo voluto onorarlo scoprendo una targa alla sua memoria proprio il 28 agosto giorno del 110° anniversario della sua nascita. La presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Israele Gianluigi Benedetti ha rappresentato l’alto riconoscimento dovuto ad un giovane militare italiano che diede la vita per salvare ebrei e italiani dalla furia nazifascista.

 


FOTO n° 2: Manifesto commemorativa della vicenda Castiglioni con i loghi delle 3 associazioni coinvolte nell’iniziativa.

 

 


FOTO n° 3: Presentazione della storia di Ettore Castiglioni illustrata dal presidente di EDIPI, past. Ivan Basana, all’Ambasciatore d’Italia Gianluigi Benedetti.

 


FOTO n° 4: La targa in ceramica esposta all’entrata dell’Auditoruim “Luigi Einaudi” del Villaggio Goldstein.

A latere di questo incontro abbiamo consegnato alla responsabile di Christian Friends of Yad Vashem, Susanna Kokkonen, una copia autografata dai registi Azzetti & Massa del DVD sulla vicenda Castiglioni, con l’importante testimonianza di uno dei figli degli ebrei salvati. Il documentario verrà messo nell’archivio di Yad Vashem sulle testimonianze italiane: il dono è stato molto gradito in quanto sono pochi i documenti cinematografici in lingua italiana.

 


FOTO n° 5: Ivan Basana e Susanna Kokkonen con il DVD “Oltre il confine” dei registi Azzetti & Massa premiati al Filmfestival della montagna di Trento nel 2017.

Per finire abbiamo presentato il libro “Sta scritto”, opera a “4 mani”
del dr. Fulvio Canetti e del prof. Marcello Cicchese alla Christ Church di Gerualemmme; un libro originale scritto al 50% da un ebreo e per l’altro 50% da un evangelico. Per inciso, ricordiamo che una copia è stata donata anche all’Ambasciatore d’Italia in Israele Gianluigi Benedetti in prospettiva della presentazione del libro all’Istituto di Cultura Italiana dell’Ambasciata Italiana a Tel Aviv.

 


FOTO n° 6: Parte del gruppo EDIPI con il coautore Fulvio Canetti.

 

 

TRADUZIONE PER IL TESTO IN EBRAICO DEL MANIFESTO COMMEMORATIVO A ETTORE CASTIGLIONI NELL’AUDITORIUM “LUIGI EINAUDI” DI GERUSALEMME

A ricordo dell’ alpinista Accademico del CAI, scrittore del GISM e pianista Ettore Castiglioni nato il 28 agosto 1908 morto il 12 marzo 1944. A capo di un gruppo di militari in qualità di Ufficiale degli   alpini, smessa la divisa dopo l’armistizio del 1943, li addestrò e guidò in una baita in Val D’Aosta. Con il suo gruppo, ormai   considerato disertore, a rischio della loro stessa vita, riuscirono a mettere in salvo dalla furia nazi-fascista molti ebrei e politici   perseguitati destinati ai campi di sterminio, conducendoli tra i valichi alpini sino alla salvezza in Svizzera. Tra di essi vi fu il medesimo senatore e futuro primo Presidente della   Repubblica Italiana Luigi Einaudi e la sua famiglia. Dopo un primo arresto di Castiglioni, non ancor egli sazio di giustizia e sentimento di pietà verso i più deboli ed   “infimi” del genere umano, nel probabile tentativo di trovare nuovi   valichi di   montagna per salvare altre vite, fu arrestato nuovamente dalle   guardie svizzere di confine al passo del Maloia. Con   abilità alpinistica riuscì nottetempo a calarsi dal secondo   piano del rifugio Longhin, per fuggire svestito ed al solo riparo di una coperta e di calzettoni in lana a risalire il ghiacciaio del Forno, nella tormenta di neve sino a giungere in alta quota   al confine italiano. Stremato si fermò sotto una rupe in attesa dell’alba. Il suo corpo congelato fu ivi ritrovato nella medesima posizione pochi   mesi dopo, a guerra terminata da un gruppo di amici alpinisti. Questa targa commemorativa qui fu posta ad imperitura   memoria del sacrificio della vita di un giovane, quale esempio etico, umanistico e dagli alti ideali per le future generazioni.