di Ugo Volli
La violenza a Gaza continua, anche se negli ultimi giorni le cose si sono un po’ calmate, dopo che un missile sparato dalla Striscia ha colpito una casa a Beer Sheva e Israele ha ammassato truppe corazzate sui confini pronte per entrare nei territori controllati da Hamas e perfino l’Egitto è intervenuto chiedendo con forza moderazione a Hamas. Almeno così sta la situazione mentre scrivo questo articolo: un peggioramento improvviso è sempre possibile. Ho spiegato di recente in un altro articolo su questo sito quali sono le losche motivazioni che rendono sia Hamas che Fatah responsabile dei disordini e della morte di più di 150 persone lanciate all’assalto di una frontiera ben difesa da un esercito regolare. Come diceva Mussolini dell’attacco alla Francia nel 1940, serve loro qualche centinaio di morti da far pesare sulle trattative di pace.
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