Il noto presentatore di origine ebraica Jonathan Kashianian ha presentato la serata della cena con raccolta fondi del Keren Hayesod, ha accettato volentieri di fare una foto con me (Corrado Maggia) quando gli ho detto di essere un rappresentante di EDIPI. Ha organizzato e presentato gli speaker ospiti della serata e ha intrattenuto i presenti in un modo eccezionale, passando dall’ebraico, all’inglese, all’italiano con una fluidità incredibile. Ha intervistato con grande intelligenza e simpatia Andrea Jarach, presidente di KH, l’ambasciatore Ofer Sachs, un  attore di Fulda, una fiction israeliana di successo che tratta della lotta costante tra terroristi palestinesi e l’intelligence israeliana, distribuito in 190 nazioni e la cantante Iva Zanicchi. Lo speaker principale era Asael Lubovsky, un ex soldato dell’IDF ora medico pediatra. Una storia commovente fatta di gesti eroici durante la guerra in Libano. Inizia raccontando di quando il suo comandante, un ragazzo giovane come lui, si gettò su di una bomba a mano lanciata dai nemici e morì dilaniato per salvare almeno una decina dei suoi soldati, e lui era uno di quelli. In quell’episodio perse il suo migliore amico: Amichay (che significa il popolo d’Israele vive). Fu ferito gravemente durante le fasi finali di quella guerra.
Perse la gamba destra quando il suo carro fu centrato da un missile, mentre altri suoi compagni morirono. Dovette subire un’area lungo e doloroso recupero dalle numerose e gravi ferite in tutto il corpo. Ora è sposato e ha 4 figli, uno dei quali si chiama Amichay, in ricordo del suo migliore amico. Iva Zanicchi, amica di Jonathan, ha stupito tutti parlando del suo amore per Israele da sempre. Nel 68′ scrisse un disco di antichi canti ebraici e di altri tradizionali. Moshè Dayan fu un suo grande  estimatore. Avrebbe voluto visitare Israele, ma finora non è stato possibile. Con sua grande sorpresa il presidente di KH le ha consegnato un biglietto aereo e un viaggio pagato in Israele. Naturalmente la Zanicchi è stata invitata a cantare alcuni dei suoi classici brani di successo, cosa che ha fatto con grande bravura e professionalità, accompagnata da un paio di chitarristi. Inoltre, ha raccontato che suo nonno nascose due giovani ebrei e li aiutò a fuggire in Argentina. Molti anni dopo, quando la cantante fece una tournee in Argentina, si presentò un uomo anziano, il quale le disse che lui era uno dei due giovani che suo nonno salvò. Si abbracciarono commossi, come commossi eravamo tutti noi presenti. Sia Jonathan sia l’Iva nazionale hanno precisato che non hanno voluto essere pagati per la serata, perché amano Israele. La raccolta dei fondi per il KH ha concluso la serata. Ringrazio il Signore, il Dio d’Israele, per avermi permesso di partecipare con mia moglie Anna alla serata del KH e di evangelizzare alcuni invitati, compagni di tavola. Shalom.
Past. Corrado Maggia