ECI celebra il prossimo centenario, nel 2020, della Risoluzione di San Remo
COMUNICATO STAMPA, 25 aprile 2019

COMUNICATO STAMPA
ECI celebra il prossimo centenario, nel 2020, della Risoluzione di San
Remo

*Sanremo, Italia, 25 aprile 2019* – La coalizione Europea per Israele celebra il 99° anniversario della Risoluzione di San Remo con la quale si preparò la strada per la dichiarazione d’indipendenza del moderno stato d’Israele nel 1948. Giovedì scorso, in una piccola cerimonia a Sanremo, il direttore fondatore di ECI *Tomas Sandell* ed il presidente del comitato di ECI *Tor G. Gull* hanno incontrato i funzionari locali per spiegare il significato delle premesse per la Conferenza di Pace di Parigi avvenute a San remo nell’aprile del 1920 (foto).

E fu in questa cittadina della riviera italiana, a meno di un’ora da Nizza, che il Consiglio Supremo della principale potenze alleate della Grande Guerra, formato da Italia, Francia, Gran Bretagna e Giappone, con un osservatore degli Stati Uniti, si riunì tra il 19 al 26 aprile del 1920 per decidere la sorte dei territori dello sconfitto impero ottomano.

La risoluzione, firmata il 25 aprile del 1920 affermava il diritto legale del popolo ebraico a ricostituire la propria patria in quella terra che allora veniva chiamata Palestina. Due anni più tardi, il 24 luglio 1922, la Società delle Nazioni dichiarò all’unanimità: “Il riconoscimento delle storiche connessioni del popolo ebraico con la Palestina e col territorio per ricostituire la propria patria in quel paese”.

“In un giorno ed epoca nei quali i legami ebraici con Israele vengono messi in questione dalle risoluzioni dell’UNESCO e da altre forme di revisionismo è importante che ci si ricordi di questi fatti storici, legali ed incontrovertibili” ha detto Sandell aggiungendo che: “La verità è che il popolo ebraico si trova nella terra d’Israele per diritto e non come un intruso”.

In ogni modo, la regione della Liguria, attorno a San Remo, è testimone di come alcune nazioni che firmarono la Risoluzione nel 1920 in seguito abbiano voltato le spalle al popolo ebraico. Nel 1938, mentre *Hitler* schiacciava il mondo ebraico in Germania, la Gran Bretagna proibì ai rifugiati ebrei di entrare in Palestina e, alla Conferenza di Evian nel luglio del 1938, nessuna nazione ad eccezione della Repubblica Domenicana fu disposta ad accogliere i profughi ebrei. Eppure otto anni più tardi, dopo i sei milioni di ebrei uccisi nell’olocausto, nulla era cambiato.

Proprio a tre ore da San Remo, ad est, nel porto della città di La Spezia i britannici impedirono ad un vascello pieno di sopravvissuti all’olocausto di salpare alla volta della Palestina. Ma grazie all’aiuto degli abitanti italiani molti ebrei alla fine sono stati in grado di imbarcarsi per la Palestina e definirono la città come “La porta d’ingresso di Sion”. Più di 20.000 sopravvissuti all’olocausto partirono per la Palestina, sotto il mandato britannico, da La Spezia tra il 1945 ed il 1948.

Nel 2010 ECI ha celebrato il primo evento in assoluto di commemorazione della Risoluzione di San Remo con ospiti d’onore provenienti dall’Europa, America del Nord ed Israele, incluso il vice presidente della Knesset *Danny Danon*, tutti riuniti per conoscere la conferenza ed il suo significato per le leggi internazionali

Dal 2010 ECI ha visitato i parlamenti nazionali in tutto il mondo per parlare delle implicazioni legali della Risoluzione di San Remo, mentre la città di Sanremo, di La Spezia e la regione Liguria hanno mostrato un interesse speciale nella riscoperta del ruolo fondamentale che la regione giocò, disegnando la storia mondiale, ed in particolare quella ebraica, dopo la Grande Guerra. Mercoledì, la visita della delegazione di ECI nell’ufficio del sindaco di Sanremo è stata riportata in un articolo dal quotidiano de La Stampa.

/NB: Oggi Sanremo viene scritto in una sola parola, ma nel 1920, al tempo della conferenza, veniva scritto con due parole. Quindi si usa Sanremo per i giorni nostri e San Remo quando si parla degli eventi storici che si svolsero nel 1920./

Ricordiamo che il 25 aprile del 2010 una delegazione di EDIPI partecipò all’evento commemorativo e il presidente Ivan Basana fu uno dei cinque firmatari, assieme  a Gregory Lafitte, David Noakes, Rli E. Hertz e Goldi Steiner,  della seconda dichiarazione di Sanremo proprio nella Villa Devachan e proprio sul tavolo dove fu firmata la prima dichiarazione. Per l’occasione EDIPI si impegnò di pubblicare il libro di Eli E. Hertz “QUESTA TERRA E’ LA MIA TERRA – Mnadato per la Palestina e gli aspetti legali dei diritti ebraici”.