care sorelle e fratelli associati ad EDIPI.
condivido con voi la risposta che ho inviato al past. AntonIo Izzo
relativa al quesito: qual’è oggi la posizione di Israele riguardo alla
Bibbia.
Sul tema del moderno Stato di Israele esistono 5 diverse opinioni che
presentano 5 prospettive diverse.
LA PRIMA PROSPETTIVA: TEOLOGIA DELLA SOSTITUZIONE. La chiesa ha
sostituito Israele e ne adempie le profezie. Gli Ebrei possono esser
salvati amalgamandoli nella grande chiesa. Dio non pensa a un futuro per
Israele come popolo etnico, quindi quello che succede oggi riguardo
Israele non è collegato alle profezie e il moderno Stato ebraico non è
altro che un incidente storico.
LA SECONDA PROSPETIVA: PUNTO DI VISTA OPPOSTO. Si crede che ci sarà una
futura restaurazione finale di Israele con la sua riunificazione
mondiale nella Terra promessa; anche se guardando il moderno Stato
ebraico si ha difficoltà a collocarlo nelle profezie bibliche con la
seguente cronologia: pentimento nazionale seguito da restaurazione
nazionale, fatto che non sussiste in Israele considerando l’esiguo
numero di messianici e l’alta percentuale che si definisce atea o
agnostica. Questo secondo punto di vista non concorda con il primo
perchè crede che ci sarà una futura restaurazione finale, ma concorda
nel ritenere che il moderno Stato ebraico sia un incidente storico senza
importanza per la profezia biblica.
LA TERZA PROSPETTIVA: Sostiene che quello che accade oggi è la
restaurazione finale d’Israele con l’inizio del compimento profetico. Ci
saranno sempre più ebrei che ritorneranno nella loro terra fino al
momento in cui saranno ritornati tutti. Quindi saranno rigenerati con la
salvezza nazionale e in quel momento ritornerà il Messia. Riguardo alla
Grande Tribolazione viene fatta coincidere con la Shoà.
Questa terza prospettiva considera l’attuale un periodo di restaurazione
con il compimento delle profezie almeno allo stadio finale.
Tutte e tre queste prospettive non tengono conto che quando la Bibbia
parla di una riunificazione mondiale del popolo ebraico, in realtà parla
di due distinte riunificazioni: per prima cosa ci sarà una
riunificazione nell’incredulità, in preparazione del giudizio (il
giudizio della Tribolazione), seguita da una seconda riunificazione
nella fede, in preparazione della benedizione: la benedizione del Regno
Messianico (Ez. 20:33-38 e 22:17-22; Is. 11:11-12:6)).
LA QUARTA PROSPETTIVA: Riconosce che ci sono due tipi di riunificazionni
profetiche: una nell’incredulità e una nella fede, anche se questa
prospettiva si dichiara incerta che il presente Stato ebraico, così come
è visto oggi , sia il compimeto delle profezie che parlano di una
riunificazione nell’incredulità, in quanto credono che sia possibile
avere diverse riunificazione nell’incredulità prima che ce ne sia una
specifica adempiente le profezie. Ma il brano di Isaia 11:11-12:6
dimostra che non possono esserci diverse riunificazioni nell’incredulità
“dai 4 angoli della terra”.
QUINTA PROSPETTIVA: Per cui noi crediamo che per prima cosa ci sarà una
riunificazione mondiale nell’incredulità, con l’incisiva azione dei
messianici nel impegnarsi a favorire la rivelazione del Messia tra il
popolo di Israele, in preparazione del giudizio: il giudizio della
Tribolazione. Questa sarà seguita da una seconda riunificazione mondiale
nella fede.
L’INIZIO DELLA TRIBOLAZIONE si trova in Dan. 9:27 che introduce il patto
di 7 anni tra Israele e l’Anticristo. Ora dovremo riportare tutto questo
nei termini di attualità: la ragione per cui Israle si decide di fare un
patto come questo in prospettiva umana (mentre Is.28:14-22 dà la
prospettiva divina) è per motivi di sicurezza militare. Firmando questo
patto, gli ebrei mettono la loro fiducia nell’Anticristo per la loro
sicurezza militare. L’Iron Dome non è poi così sicuro, con i nuovi
missili iraniani.
Altri elementi profetici importanti riguardo l’attuale Stato di Israele
si riferiscono al controllo della zona del Tempio e dell’integrità di
Gerusalemme. Ricordiamoci che nel quartiere ebraico della Città Vecchia,
c’è un gruppo, che abbiamo conosciuto, chiamato Istituto del Tempio, che
sta costruendo gli arnesi del prossimo Tempio. Hanno preparato attrezzi
e pale per portar via le ceneri dall’altare, vasi e brocche per le
oblazioni d’acqua, del vino e il versamento del sangue. Vogliono avere
tutte le cose pronte, in modo che possano esser immediatamente messe in
uso quando sarà costruito il Terzo tempio. Inoltre il gruppo degli
Ateret Hakohanim, situato nel quartiere arabo, sta preparando i
sacerdoti a fare i sacrifici, tra quelli della tribù di Levi (fanno
parte di questa tribù i cognomi Levi, Levy, Levin, Leventhal, Levinson,
Cohen ecc.).
La ricerca dell’Arca del Patto è inutile in quanto non è necessario che
ci sia l’Arca per la ricostruzione del Tempo o per il suo funzionamento.
Fu distrutta col 1° Tempio dai Babilonesi infatti Geremia non ne fa
cenno tra le cose deportate a Babilonia (Ger. 52:17-23).
Non servono neanche le ceneri della Giovenca rossa, anche se cercano di
produrre un perfetto esemplare di giovenca rossa nata in Israele, e non
le ceneri della precedente giovenca rossa.
Altro punto importante per il moderno Stato di Israele nella profezia
biblica e l’invasione di Ezechiele cap 38 e 39, brano che descrive una
confederazione di nazioni che invade Israele da Nord: sono indicazioni
rilevanti per lo Stato Ebraico oggi.
L’Israele descritto è una nazione che è stata riunita dalle nazioni
sparse nel mondo, che ricostruisce città abbandonate e lasciate desolate
per secoli, una nazione riunita dopo eser stata perseguitata. E’la
riunificazione fuori dall’ira.
Contestualmente, è una riunificazione nell’incredulità, perchè solo dopo
questa invasione comincieranno a credere.
Interessante è anche il luogo della distruzione degli eserciti invasori
indicato in Ez 39:2 e 4 quando dice “cadrai sui monti d’Israele”.
Nell’Antico Testamento questi monti erano la contrada montuosa di Efraim
e di Giuda. Dal 1948 fino alla guerra dei 6 giorni nel 1967 questi monti
non erano in Israele ma in Giordania, solo da allora “i monti d’Israele”
caddero sotto la sovranità d’Israele, anche se contestata dall’ONU e
definia zona contesa. Il fatto interessante è che i monti e la cosidetta
West Bank, devono avere ancora un ruolo molto importante e rilevante
nelle profezie bibliche, come anche nell’attuale campagna elettorale in
Israele promossa dal primo ministro Netanyahu, che vuole riportarla
sotta completa sovranità di Israele.
In conclusione è importante sottolineare che la Bibbia parla di 2
riunificazioni mondiali. Siamo inoltre d’accordo nel dire che l’attuale
Stato Ebraico non è l’adempimento delle profezie che parlano della
riunificazione mondiale nella fede, in preparazione della benedizione.
Si tratta invece di un adempimento di quelle profezie che parlano di
una riunificazione mondiale nell’incredulità, in preparazione del giudizio.
E’ necessario mantenere un certo equilibrio sul tema Israele e profezie
bibliche. Da una parte si tende a vedere più adempimenti di quelli che
in realtà ci sono ma dall’altra non si deve rifiutare di riconoscere
l’adempemento che oggi si vede: LO STATO DI ISRAELE ATTUALE HA UN
SIGNIFICATO BIBLICO PROFETICO!