Che succederà in Libia? Perché l’ISIS è arrivato in Nigeria? Perché da alcuni decenni ci sono tante rivolte e tante stragi in tutto il mondo islamico, dalla Somalia allo Yemen, dal Niger all’Egitto? Perché proprio ora gli USA uccidono il potentissimo Suleimani e alzano il tiro sull’Iran? Saremo coinvolti anche noi in qualche prossima guerra? In
realtà larga parte del globo è già coinvolto da anni in quella che verrà probabilmente vista come la prima guerra della nuova era inaugurata nel 1991, l’anno del crollo dell’ultima grande potenza europea nella storia,
l’Unione Sovietica. È una guerra che riprende, modificandolo, il modello della Guerra fredda. Ma è una guerra attuata nel tentativo di ripristinare un modello sociopolitico che, pur avendo avuto successo in Iran per alcuni decenni, non può vincere perché basato sulla repressione, e nessun modello repressivo ha mai avuto successo a lungo, sia perché uccide la creatività, sia perché provoca reazioni aggressive anche negli altri.

Per tentare di raggiungere una coerente visione d’insieme è necessario identificare nel caos delle troppe notizie spicciole i temi guida, anche a costo di una ipersemplificazione. Sarà poi più agevole tornare a
guardare e valutare la complessità, dopo aver tracciato le coordinate e i contorni.

La non-guerra fra USA e Iran

La natura della guerra moderna

La svolta degli anni ’80 e il modello di rivoluzione islamica in Iran

Il moltiplicarsi dei tentativi di rivoluzione islamica