Analisi di Mattia Feltri

Come tutti i numeri, anche questi si possono leggere in un senso o nell’altro. Per esempio, l’1,3 per cento degli italiani pensa che la Shoah sia una leggenda inventata da qualche vecchio col naso adunco. L’1,3 per cento potrebbe essere una percentuale fisiologica di imbecilli totali, e tuttavia corrisponde a circa 700 mila italiani maggiorenni – più o meno la popolazione di Palermo, quasi quella di Torino – convinti che Hitler non abbia torto un capello agli ebrei. Un altro dieci e mezzo per cento si limita a sostenere che il terribile consuntivo (sei milioni di ebrei ammazzati) sia stato fortemente esagerato dalla storiografia. 
Il problema – e il merito di chi l’ha condotta, la Euromedia Research di Alessandra Ghisleri – è che quella che vi presentiamo è la prima indagine ampia e organica sull’antisemitismo in Italia. Ce ne sono a livello mondiale o europeo, da cui risulta costantemente che l’antisemitismo è faccenda ben più seria altrove (per esempio in Francia e Spagna), ma che qui stia cominciando un tentativo di rimonta. Ed è per questo, per quantificare il fenomeno, che l’Osservatorio Solomon sulle discriminazioni ha chiesto a Ghisleri di occuparsene. Il risultato, si potrebbe dire, non è allarmante ma nemmeno rassicurante: qualcosa si sta muovendo, purtroppo. Continua a leggere su informazione corretta