Mi hanno molto colpito le parole di Emanuele Fiano: “Alla fine siamo soli”, dette dopo la più stupida e la più violenta delle scritte antisemite apparse in questi ultimi mesi: “Calpestiamo gli ebrei”. Quella di Fiano è un’affermazione che chiama in causa, in primo luogo, noi non ebrei che ci sentiamo vicini al popolo ebraico e ci chiede di interrogarci su che cosa facciamo per contrastare questa ondata di antisemitismo. Che cosa facciamo come persone, che cosa facciamo come gruppi organizzati.
Bisogna confessare a noi stessi che non riusciamo a trovare le parole necessarie per contrastare questo fenomeno. E non le troviamo soprattutto perché non riusciamo a capirlo. Quando l’antisemitismo prende la forma dell’antisionismo, dell’odio contro lo Stato d’Israele, non mancano gli argomenti per contrastare posizioni che sono deboli sul piano storico e che non esprimono molto di più dei residui delle fumisterie ideologiche che ci trasciniamo da mezzo secolo, dalla ubriacatura del ’68.Continua a leggere su Moked