La recente emergenza sanitaria relativa alla diffusione del Coronavirus sta destando grande preoccupazione in vasti settori della società civile.
Mi domando però se altrettata preoccupazione abbia destato la diffusione di un virus ideologico che qualche mese fa si è diffuso sempre dalla Cina, paese con miliardi di abitanti, controllato rigidamente dal Partito Comunista cinese con il presidente Xi Jinping, propugnatore di un nuovo Vangelo con caratteristiche cinesi.
Si tratta in pratica di correggere le parti “non conformi” di Bibbia, Corano, La regola celeste di Lao Tse, e i Dialoghi di Confucio. ai valori socialisti di uguaglianza, prosperità, armonia e patriottismo.
Interessante che sotto la parola patriottismo abbiano rilevato l’importanza del brano della lettera di Pietro, che riguarda la “sottomissione all’autorità”.
Il Partito Comunista cinese, che impone l’ateismo ai suoi membri prende in considerazione solo cinque culti religiosi: Buddismo, Taoismo, Cristianesimo protestante e cattolico ed Islam dopo averne valutati i contenuti non conformi e procedere di conseguenza alle necessarie modifiche e aggiustamenti nella traduzione cinese.
Quanto predicano i funzionari del partito comunista cinese nelle varie province dell’impero è quanto mai evidente e drammatico: “La Cina è sotto il controllo del Partito Comunista, che è più grande di Dio”.

Resta da vedere se con il simposio diretto dal Politburo del Partito Comunista cinese a novembre, in cui si è convenuto di reiterpretare i testi che non sono adeguati alle esigenze e consuetudini cinesi, correggendo o cambiando le traduzioni, abbiano valutato le indicazioni della Torah riguardo il divieto dell’alimentazione dei serpenti, rettili, pipistrelli, visto che il famigerato Coronavirus sembra si sia diffuso proprio da un mercato in cui vendevano carni di serpente (guarda un pò…sempre lui).

Ivan Basana