Ogni anno Maurizio Molinari pubblica un volume di analisi politica, centrato spesso sulle vicende internazionali. Anche quest’anno non è mancato all’appuntamento (Atlante del mondo che cambia, Rizzoli, Milano, 2020) producendo un testo con un contenuto e soprattutto con un metodo profondamente innovativi.
Per il contenuto, Molinari ha scelto un approccio globale: ha individuato otto temi all’interno dei quali si possono ritrovare tutti i conflitti, le lacerazioni, le contraddizioni che caratterizzano il mondo nel quale viviamo. Ma i temi individuati – ed è questa la novità del metodo – sono collocati nello spazio attraverso un vasto uso della cartografia accompagnata dai dati e dalla loro analisi. Ogni evento, infatti, e ogni fenomeno avvengono in uno spazio oltre che in un tempo. Ed è da questa considerazione che Molinari è partito per visualizzare quelli che considera i principali nodi di fronte ai quali si trova oggi l’umanità: i conflitti, il populismo e il sovranismo, le migrazioni, le disuguaglianze, l’emergenza ambiente, la parità di genere, il razzismo, le epidemie. Continua a leggere su moked