Un anno fa usciva il libro del bravissimo George Friedman The storm before the calm, American discord, the coming crisis of the 2020’s and the triumph beyond (La tempesta prima della calma, la discordia americana, le crisi degli anni ’20 e l’ulteriore trionfo), che cerca di prevedere l’evoluzione delle crisi in atto nel mondo e negli USA per la transizione verso un nuovo modello di sviluppo basato sulle tecnologie digitali e sull’Intelligenza artificiale, transizione che ha già scatenato la competizione fra nazioni e civiltà. È in palio l’egemonia globale, con l’ampia quota di benessere, salute e felicità che premia i popoli che raggiungono l’egemonia tecnologica, la quale va sempre a braccetto con l’egemonia economica, militare e culturale. Per vincere la competizione i paesi che rincorrono l’egemone (oggi la Cina rincorre e tallona gli USA) sfruttano anche le grandi lacune nelle attuali regole del WTO (World Trade Organization) pensate a inizio anni ’90 per la realtà di allora, oggi profondamente cambiata. Continua a leggere su fondazionecdf