Dai vigneti delle alture del Golan alle colline della Galilea, dal Sauvignon Blanc al Sangiovese
Dai vigneti delle alture del Golan alle colline della Galilea, dalle produzioni dei Kibbutz al vino Kasher. Il clima caldo, con alture che a nord arrivano anche ai mille metri, terreni diversi che vanno dal suolo vulcanico all’argilloso, dalle pietre alla terra rossa, fino ad arrivare al mare. In un bicchiere di vino israeliano si degusta il territorio, si assaporano le afose estati, si sente la frutta matura che scoppia sotto il sole cocente, si masticano i tannini delle uve rosse. I vini israeliani hanno uno standard qualitativo molto alto, pochissimi difetti organolettici, ottima bevibilità, in alcuni casi struttura perfetta. Armoniosi, aromatici e fruttati i bianchi, tra cui svetta il Sauvignon Blanc che in queste terre dà un ottimo risultato, tannici e ben strutturati i rossi, spesso a base di Carignan, Syrah, Pinot noir o Cabernet Sauvignon. Continua a leggere su Cittadelvino.it