Human Rights Watch e l’ennesimo report bugiardo su Israele e la presunta apartheid. Succede spesso, due o tre volte all’anno. Qualche agenzia dell’Onu, qualche relatore speciale (fa più fino dirlo in inglese: “special rapporteur”), esperto indipendente e gruppo di lavoro sempre dell’Onu, di uno dei suoi comitati o dell’Unione Europea, qualche organizzazione non governativa, associazione benefica o gruppo politico, qualche professore universitario, giurista o sociologo, qualche giornalista di inchiesta o inviato di televisione si sveglia una mattina e tira fuori un comunicato, un rapporto, una relazione, un articolo che spiega al mondo quant’è cattivo Israele: Israele uccide i bambini (il caso Al Dura); li imprigiona; preleva gli organi dai palestinesi che uccide apposta; pratica l’apartheid; ruba case e terreni; pratica l’usura; provoca la guerra; diffonde pornografia e corruzione; naturalmente domina il mondo, in particolare i media; attraverso la “lobby ebraica” controlla gli Stati Uniti; si è inventato la Shoah per opprimere gli arabi; usa l’etichetta dell’antisemitismo per impedire le critiche; ha creato l’Isis e Al Qaeida per dividere il mondo islamico, compie orribili crimini di guerra, tiene prigioniero il Mandela palestinese e tanti altri, cerca di far crollare la Moschea di Al Aqsa e impedisce ai musulmani il godimento esclusivo di ciò che è loro da sempre, cioè il monte del Tempio; vuole invadere i paesi vicini perché ama fare la guerra e pretende un impero dal Nilo all’Eufrate; eccetera, eccetera, eccetera. Scusatemi se ho dimenticato qualcosa, la lista si può allungare a piacimento. E perdonatemi se ho scritto “Israele” e non “gli ebrei”, “i coloni”, “i sionisti”: si sa che sono termini intercambiabili. Continua a leggere su