Recensione di Vivian Lamarque
Negli anni Cinquanta, se conoscevi un bambino nuovo, tra le prime domande che gli facevi c’era: tieni a Fausto Coppi o a Gino Bartali? Con le azzurrine palline dei ciclisti anche le bambine giocavano ore al Giro d’Italia nelle piste di cemento in città o, al mare, su quelle di sabbia. L’albo biografico La bici di Bartali (HarperCollins Italia) dell’autrice americana Megan Hoyt, con le illustrazioni di Iacopo Bruno, che vive e lavora a Milano, lo farei leggere a tutti quei bambini d’allora, e anche a quelli di oggi che non conoscono il nome di Gino Bartali (Ponte a Ema, Firenze, 18 luglio 1914 – Firenze, 5 maggio 2000) ma che sulla bici anche loro volano e sognano. Continua a leggere su IC